Vittoria in tribunale per Paramount, major responsabile di aver portato sul grande schermo Top Gun nel 1986 e il relativo sequel campione d’incassi Top Gun: Maverick nel 2022. Proprio due anni fa contro la casa di produzione è stata intenta una causa per presunta violazione del copyright.
A portare lo studio, di recente al centro di importanti voci di acquisizione, di fronte ad un giudice sono stati gli eredi di Ehud Yonay, autore della storia pubblicata nel 1983 che ha ispirato l’originale film diretto da Tony Scott con protagonista Tom Cruise. Lo studio è stato accusato di aver prodotto Top Gun: Maverick senza rinegoziare i diritti di quel sequel, a loro giudizio sempre basato su quella storia.
Per il giudice distrettuale Percy Anderson, tuttavia, non c’è stata violazione del copyright: diversi elementi del film, compresa la trama, i temi, l’ambientazione e i dialoghi sono largamente dissimili dall’articolo di Yonay. Le similitudini, come il fatto che entrambi i film e l’articolo ruotino attorno alla formazione di piloti per aerei da combattimento, non sono protette dalle leggi sul copyright.
Il legali dei querelanti hanno già annunciato che ricorreranno in appello, rilasciando una dichiarazione nella quale si continua a puntare il dito contro Paramount: «Una volta che la vedova e il figlio di Yonay hanno esercitato i loro diritti ai sensi della legge sul copyright per reclamare la loro storia – hanno dichiarato – Paramount li ha respinti esclamando ‘Quale copyright?’. Non è stata una bella figura». Secondo la loro tesi, i diritti sulla storia sono tornati a loro dopo la notifica di risoluzione inviata dalla major nel 2020.
Il giudice non è stato però di questo avviso: «Sebbene le trame dell’articolo e del sequel presentino Top Gun e vari diplomati e istruttori, Top Gun è una vera scuola per piloti di caccia e i diplomati e gli istruttori citati nell’articolo sono persone reali (cioè Yogi e Possum) – si legge in un passaggio dell’ordinanza riportato dalle fonti estere – Questi elementi di fatto non sono protetti dalla legge sul copyright».
Un portavoce di Paramount, che nel frattempo è già al lavoro su Top Gun 3, ha dichiarato invece: «Siamo lieti che il tribunale abbia riconosciuto che le richieste dei querelanti erano completamente prive di fondamento». Il sequel, ricordiamo, ha incassato in tutto 1.5 miliardi di dollari in tutto il mondo ed ha dato un enorme contributo alla ripresa delle sale e del botteghino dopo il periodo della pandemia da Covid-19.
Fonte: THR
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