I riflettori dell’industria cinematografica mondiale sono stati tutti puntati su Las Vegas, nei giorni scorsi. Dall’8 all’11 aprile 2024 è andato in scena il CinemaCon, importantissimo appuntamento annuale che richiama produttori, esercenti e distributori negli Stati Uniti per illustrare loro le novità in arrivo sul grande schermo. Oltre ad assistere alle anteprime dei trailer di Joker: Folie à Deux, Il Gladiatore II e le prime immagini di Mufasa: The Lion King e altri attesi blockbuster della stagione, il CinemaCon è stato anche l’occasione ideale per fare il punto della situazione su come sta andando quest’annata, su quanto gli scioperi abbiano influito sul botteghino e quali sono le richieste del settore indirizzate verso le major di Hollywood. Di tutto questo abbiamo parlato con il direttore generale di ANEC Simone Gialdini, presente sul posto e tornato con considerazioni e suggestioni che possono tornare utili anche per gli appuntamenti italiani della filiera.
Qual è il suo bilancio generale sul CinemaCon 2024?
Abituati come siamo a vivere le manifestazioni italiane ed europee, al CinemaCon si respira un’aria internazionale. Sono presenti rappresentanti dell’esercizio e della distribuzione da tutto il mondo perché è l’evento più importante dell’industria mondiale. Lo si vede anche dal livello di partecipazione che c’è: migliaia di persone da tutto il mondo, ma anche industrie tecniche, produttori di impianti e tecnologie per la sala come non se ne vedono nelle altre manifestazioni più geolocalizzate nei vari Paesi. Sotto l’aspetto del contorno, Las Vegas è una location che parla da sola. Interessante è anche il livello di presentazione: essendo un appuntamento annuale vengono presentati i prodotti in uscita da ora ai prossimi dodici mesi e l’impatto è stato molto positivo.
Tra le presentazioni viste, ci sono film che l’hanno colpita particolarmente e che possono avere un riscontro forte nel mercato italiano?
Abbiamo avuto modo di vedere la presentazione del trailer di Joker 2, sicuramente uno dei titoli più attesi e ci auspichiamo che replichi il successo del primo titolo. Molto scenica e di impatto la presenza del Gladiatore II, che anche per territorialità in Italia speriamo vada molto bene quando uscirà a novembre. Abbiamo visto qualcosa anche di film molto attesi come Cattivissimo Me 4, presentato con buon dettaglio di immagini, e la possibile sorpresa Wicked, di cui si parla già da Barcellona. Disney ha titoli importanti come l’adattamento live-action di Oceania e Mufasa, che uscirà a Natale ci auspichiamo sia un blockbuster. Una considerazione emersa e che interpreta il detto ‘tutto il mondo è paese’, è che l’esercizio globale ha chiesto alle major di produrre più titoli piccoli e medi per supportare il successo dei blockbuster. Di fatto il tema è questo: i grandi titoli che possono performare bene ci sono, ma vanno contornati con titoli di altro livello.
Gli scioperi del 2023, i ritardi nel calendario le conseguenti preoccupazioni del settore, sono stati un tema al CinemaCon?
L’argomento sciopero è aleggiato, ma relativamente alla debolezza dell’anno in corso soprattutto per i mercati esteri. Nel primo trimestre tutto sommato abbiamo retto bene grazie al cinema di qualità e alla sovra performance di titoli come Povere Creature, Perfect Days, Il ragazzo e l’airone e tanti altri, oltre al supporto del cinema italiano. All’estero stanno soffrendo e soffriranno come noi fino a fine luglio per l’impatto postumo dello sciopero che ha fatto slittare titoli al 2025. Riguardo altre oscurità o nuvole di scioperi, non è emerso niente invece o quantomeno non si è voluto affrontare questo tema.
Sul fronte della tecnologia, sono state presentate novità interessanti per il futuro?
C’è molta attenzione da parte dei produttori verso le principali marche internazionali di sistemi di proiezione: stanno affinando e introducendo accorgimenti e implementazioni alle tecnologie 4K laser, andando a migliorare la risoluzione sullo schermo e portandola a livelli incredibili senza troppe difficoltà o esigenze sotto l’aspetto di strumentazioni o altro. Questo aiuterà ad aumentare il distacco tra l’esperienza cinematografica e quella in home theatre.
Manifestazioni italiane come le Giornate di Cinema di Riccione e Sorrento cosa possono prendere dal CinemaCon?
Nel mio ruolo di organizzatore di Sorrento, ho analizzato il CinemaCon sotto un certo aspetto. Come presentazione, tipo di prodotti e allestimento della sala interna, non abbiamo nulla da invidiare grazie ai nostri led wall. Negli ultimi anni le major sul territorio italiano hanno preso modelli e contenuti del CinemaCon e dal CinEurope di Barcellona. Quello di cui farò tesoro per i prossimi appuntamenti, è cercare di capire sotto l’aspetto tecnologico se possiamo riuscire a creare momenti di coinvolgimento emozionale come fanno le industrie tecniche: riuscirebbe a spingere lo sviluppo e gli investimenti nella tecnologia, che sono fondamentali per l’attività e l’esperienza del pubblico in sala.
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