Venezia: Baratta, ad aprile 2002 scade mandato del CdA Biennale e dei direttori

“Il nostro primo impegno era migliorare le condizioni di vivibilità e di lavoro per chi viene al festival” ha dichiarato il presidente della Biennale Paolo Baratta alla conferenza stampa d’apertura della Mostra del Cinema di Venezia. Il presidente ha sottolineato infatti i mille posti in più per il pubblico nelle varie sale di proiezione, una nuova sala stampa con possibilità di collegamenti Internet (novità apertamente apprezzata anche dagli inviati stranieri) e una più ampia sala per conferenze, in linea con gli obiettivi di rendere Venezia un festival moderno e accogliente con un’organizzazione efficiente, al passo con la concorrenza. Il Pala Bnl, che ieri ha ospitato le prime proiezioni per la stampa, conta adesso 1699 posti, mentre per il PalaGalileo ci sono una serie di progetti per il futuro. Baratta ha anche ricordato il rapporto positivo con gli sponsor, come Telecom Italia e Telepiù.A una precisa domanda sul futuro del Consiglio di Amministrazione e sui rapporti con il nuovo governo, Baratta ha confermato che ad aprile 2002 il mandato scadrà ma ha auspicato un periodo di transizione nel caso di cambio delle nomine, per “non disperdere il lavoro fatto in quattro anni da una Biennale, che è riuscita a diventare con la Riforma del ’98 organismo duraturo e non estemporaneo e che è sempre stata autonoma dal potere politico e ha lasciato lavorare i direttori in piena libertà”. Una sua frase, però sembrerebbe smentire quanto affermato da Alberto Barbera sulla sua certa permanenza alla guida del festival 2002: “Alla scadenza del mandato i direttori automaticamente decadono”.

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