Urbani: ridicolo che poche persone decidano cosa è di “interesse culturale”

“Ritengo profondamente sbagliato che sia lo Stato a decidere quali film siano buoni o cattivi. Trovo ridicolo che siano cinque o sei persone a decidere cosa sia di “interesse nazionale” e cosa non lo é…”. Con queste parole rilasciate ieri al ‘Corriere della Sera’, il ministro dei Beni e delle Attività culturali Giuliano Urbani, ha affrontato uno dei temi caldi in ambito cinematografico: il finanziamento pubblico tramite il Fondo di garanzia ai film definiti di “interesse culturale – nazionale” dalla Commissione consultiva del cinema. Alla precisa domanda sulla possibilità di tagliare i fondi Urbani ha risposto: “Non dico ciò. Ma la legge va ripensata guardando a Irlanda, Germania, Spagna dove le condizioni sono ottime”.

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