Mercoledì, al termine di una riunione interlocutoria, l’Unidim – l’Unione dei distributori italiani – ha redatto un documento unitario per la riorganizzazione e il rafforzamento del cinema italiano; tale documento è sorto in risposta anche alla proposta avanzata dai produttori nei giorni scorsi di praticare un prelevamento forzoso sul prezzo dei biglietti da destinare alla realizzazione di film italiani. “Con questo documento l’Unidim si compatta e prende posizione a favore dello sviluppo di nuove forme di sostegno per l’intera industria cinematografica senza parlare di prelievo forzoso sui biglietti”, ha dichiarato a e-duesse Richard Borg, vicepresidente dell’Unione dei distributori. Nel documento, infatti, si legge: “Un tale rilancio (del prodotto nazionale ed europeo, ndr) comporta evidentemente costi che sono ben superiori alle attuali disponibilità della quota del Fus e chiede soprattutto una modifica sostanziale dell’atteggiamento e della logica dell’intervento pubblico. Spostare il sostegno dal prodotto filmico alle imprese di produzione e di distribuzione, adottare immediatamente il “reference system” costringendo le imprese alla continuità e alla correttezza d’azione, premiare sempre la modernizzazione: questi sembrano i criteri da adottare in questa fase…Per costruire la massa finanziaria necessaria alla manovra occorre un piano che operi su tutti gli strumenti a disposizione: da quelli finanziari, al contratto di servizio con la Rai, dalle concessioni pubbliche al sistema del mecenatismo… Condizione essenziale è ancora che l’investimento operi su tutti i segmenti della filiera cinematografica…”. L’Unidim, da cui Borg ha rassegnato le dimissioni – non ancora accolte – dall’incarico di vicepresidente a dicembre, si riunirà ancora settimana prossima.
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