Si apre il sipario sulla 47° edizione delle Giornate Professionali di Cinema – Next Generation, l’evento nel corso del quale le case di distribuzione che operano in Italia mostreranno a colleghi, esercenti e altri operatori dell’industria le novità in arrivo nel prossimo periodo nelle sale. L’inizio ufficiale dei lavori è affidato al consueto saluto dei presidenti delle associazioni di categoria cinematografica: Mario Lorini (presidente Anec), il neo eletto Alessandro Usai (presidente Anica), Luigi Lonigro (presidente unione editori e distributori Anica) e Benedetto Habib (presidente unione produttori Anica).
Dopo il saluto e i ringraziamenti del sindaco di Sorrento Massimo Coppola, è stato proprio il presidente di ANEC a dare il via ai lavori, partendo dal significato del titolo scelto per l’evento: «Questo Next Generation vuol dire tante cose: possiamo non solo guardare alle giovani generazioni e al pubblico che ci ha aiutato molto, ma dobbiamo diventare una nuova generazione di operatori. Ci siamo sempre presentati in maniera unita, ci avviciniamo a voi con spirito nuovo perché siamo sempre stati coi piedi per terra e il sorriso sulle labbra; il nostro lavoro è rimanere persone che accolgono e guardano con speranza al futuro. Dobbiamo agire quando le difficoltà non sono ancora superate. L’anno è stato altalenante, ma le previsioni ci fanno guardare con ottimismo al futuro. Per me questo è l’ultimo di sei anni: abbiamo iniziato un grande percorso».
Ha preso quindi la parola il nuovo presidente di Anica Alessandro Usai, che in varie vesti è stato più volte su questo palco e ora torna a calcarlo come successore di Francesco Rutelli: «Lo saluto e lo ringrazio, la sua è un’eredità non semplicissima: ha gestito un momento terribile come quello della pandemia dal quale il nostro settore è però ora uscito a testa alta. Il mercato si sta riprendendo, ma è ora di cambiare quello che leggiamo e sentiamo in televisione troppo spesso, riguardante il nostro settore. Gli ultimi periodi hanno dato segnali importanti: al 30 novembre il cinema italiano nel 2024 segnava il 24% delle presenze, 36.6% del totale di novembre. Il dato dell’anno scorso era sbilanciato per il fenomeno C’è ancora domani, quest’anno è spalmato su tanti titoli diversi tra loro. Ad oggi sono stati staccati 14 milioni di biglietti, come nel 2019 pre-Covid: quando si racconta il nostro cinema è ora che la narrazione sia diversa».
Insiste sulla riprese delle sale anche Luigi Lonigro: «Sei anni fa io e Mario abbiamo stretto un patto, anche dopo il panico di marzo 2020 abbiamo deciso di correre come Forrest Gump. Non sapeva dove sarebbe arrivato o quando si sarebbe fermato, ma noi sì. In questo momento il nostro mercato è tornato super aggressivo, dinamico e performante, in cui le sale sono piene e con una presenza importante di cinema italiano e ne siamo felici. L’industria è solida, l’obettivo finale è che possa tornare a reggersi sulle sue gambe. Voglio ringraziare tutti gli esercenti che nel 2024 hanno portato a compimento la trasformazione delle sale, con risultati straordinari e tracciando una strada verso il futuro che speriamo molti di voi possano seguire».
Infine, il saluto a Sorrento 2024 di Benedetto Habib, secondo cui «stiamo tornando verso una dimensione di normalità, possiamo guardare con attenzione al futuro e confrontarci con il mercato». Ha poi proseguito sottolineando come diverse paure del periodo Covid, compreso il confronto con lo streaming e il timore che certe fasce demografiche si stessero allontanando dalla sala, siano ormai alle spalle: «Al di là della quantità, c’è anche qualità. Tornano i giovani, le persone più adulte, il pubblico del cinema italiano ha dimostrato grande volontà di andare in sala. La sfida ora è lavorare su film che sorprendano, dobbiamo fare film che abbiano la forza di portare gente in sala e i risultati degli ultimi mesi ci dicono che è possibile».
Potete recuperare a questo link il programma completo delle convention.
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