Scontro in Regione Sicilia per la mostra “Sicily, Women and Cinema” programmata per la prossima edizione del Festival di Cannes. Questo evento ha infatti ottenuto un budget di 3,7 milioni di euro: un finanziamento autorizzato dall’assessore al Turismo Francesco Scarpinato (Fratelli d’Italia) che ha dato l’incarico alla società Absolute Blue, con sede a Kehlen (Lussemburgo), con affidamento diretto, senza aver aperto un bando ufficiale.
Secondo il quotidiano La Sicilia, il dettaglio dei costi previsti sarebbe il seguente: oltre 311mila euro per lo shooting fotografico da realizzare in Sicilia, 2,7 milioni per l’affitto di “Casa Sicilia” all’Hotel Barriere Majestic e lo svolgimento di “vari eventi a Cannes”, 227mila euro per “spese d’agenzia”. Ma anche 920mila euro per “affitto salone e decorazione”, 306mila per i pannelli pubblicitari, 511mila per “animazioni e conferenza stampa”, 790 mila per la manodopera, 30 mila per le spese relative agli “ospiti della Regione” durante il Festival in Costa azzurra.
Come riporta Il fatto quotidiano, “l’anno scorso l’evento era stato finanziato dalle casse siciliane, non senza polemiche. A questo giro, però, i soldi aumentano: ai 2,2 milioni del 2022 ne sono stati aggiunti uno e mezzo per il 2023”. Come si legge nel decreto regionale del 20 dicembre, la certificazione Antimafia è stata d’altro canto valutata idonea: “Per quanto concerne le verifiche antimafia in capo alla società Lussemburghese Absolute Blue S.A. e al suo Amministratore Delegato Patrick Nassogne, è stato riscontrato che la precedente richiesta di informazioni inoltrata telematicamente alla Banca Dati Nazionale Antimafia risulta ancora “in lavorazione”, e, pertanto, sussistono i presupposti per la stipula del presente contratto
Il presidente della Regione Renato Schifani si è dichiarato all’oscuro dell’operazione: «Ignoravo, ma oltre al sottoscritto, lo ignorava l’intera Giunta in cui discutiamo di tutto, l’adozione di questi provvedimenti, che fanno parte di una programmazione triennale anticipata l’anno scorso, inserita in logiche di triennalità che sono sfuggite alla sottoposizione alla Giunta, non dico per un proprio parere, visto che possono essere adottate in autonomia, ma almeno di una conoscenza. Su tanti punti abbiamo chiesto chiarimenti, ho chiesto all’assessore il fascicolo e le valutazioni per esaminare gli aspetti di questi fondi utilizzabili per la promozione turistica, ma ciò non significa che non avrei preferito avere un’informazione preventiva»».
L’assessore Scarpinato si è difeso così in una nota: «In conformità con quanto previsto dal codice degli appalti gli uffici hanno proceduto mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara. L’evento era già tra le iniziative programmate dal precedente Governo (regionale ndr) per il 2023, nell’ambito del Piano di sviluppo e coesione 2014-2020 approvato dal Comitato di sorveglianza, secondo gli obiettivi apicali allora delineati e condivisi dalla Giunta regionale. Pertanto la Regione Siciliana non avrebbe potuto destinare ad altre finalità le somme impiegate per la realizzazione di tale progetto e per la sua presentazione presso Casa Sicilia».
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