L’annuncio delle nomination agli Oscar 2025 ha svelato anche i rapporti di forza tra gli studios e le distribuzioni. Conti alla mano, in testa per numero di candidature totali c’è Netflix, che ha i diritti di distribuzione in Nord America e nel Regno Unito del film rivelazione di questa edizione: Emilia Pérez di Jacques Audiard.
Il “crime-musical” ha già fatto la storia dei premi conquistando 13 candidature, un record per un film non in lingua inglese e ad un passo dal primato di Eva contro Eva, Titanic e La La Land, che di nomination ne hanno ottenute 14. Quella a Karla Sofia Gascon, inoltre, è la prima candidatura come Miglior attrice protagonista per una donna trans. Oltre ad Emilia Pérez, Netflix può contare anche su Maria di Pablo Larrain (nelle sale italiane con 01 Distribution) e su quella a Wallace & Gromit: Vengeance Most Fowl nella categoria Miglior film d’animazione.
Nell’aggregato, segue poi The Walt Disney Company, che ha fatto suo il botteghino 2024 grazie ad una tripletta di film da oltre 1 miliardo di dollari complessivo. Agli Oscar 2025 ha totalizzato 15 candidature, sommando le 10 a Searchlight per A Complete Unknown e A Real Pain, le 2 a 20th Century Fox per Alien: Romulus e Kingdom of the Planet of the Apes e le singole per Inside Out 2,Elton John: Never Too Late e il documentario National Geographic Sugarcane.
Segue a ruota A24, casa di produzione e distribuzione indipendente che due anni fa ha sbancato con Everything Everywhere All At Once e ora riprova il colpo grosso con The Brutalist (10 candidature e front runner), Sing Sing (3) e A Different Man (1). L’unico altro film in grado di andare in doppia cifra di nomination è Wicked, che proietta Universal a 13 candidature complessive – considerando anche quelle ottenute da Focus e DreamWorks Animation per Il Robot Selvaggio.
Scorrendo la lista degli studios e delle distribuzioni con più candidature, si trovano poi Focus Features a 12 grazie a Conclave e Nosferatu; Neon segue a 7 con Anora e Il seme del fico sacro; MUBI e le sue 6 nomination per The Substance e a seguire Warner Bros. (5 per Dune – Parte 2), Paramount (3), Sony Pictures Classics (3 per I’m Still Here, compresa quella come Miglior film) e una manciata di altre etichette.
Come vi abbiamo raccontato nel nostro speciale di qualche mese fa su quali studios vincono più Oscar, guidare le nomination non è garanzia di vittoria finale. Bisognerà quindi aspettare la notte italiana del 3 marzo 2025 per scoprire chi sarà il vero trionfatore di questa edizione.
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