Oscar 2024, Universal in testa agli studios con sette premi

Grazie al trionfo con Oppenheimer, la major torna a vincere cinque anni dopo Green Book. Gioiscono anche Disney/Searchlight, grande delusione per Netflix e Apple
oscar universalCr. Jeff Kravitz/FilmMagic (Getty Images)

Una vittoria annunciata, ma non meno prestigiosa e soddisfacente per Universal Pictures. La major è la grande vincitrice della 96° edizione degli Academy Awards, i premi Oscar che quest’anno sono stati vinti da Oppenheimer di Christopher Nolan.

Sette statuette per il biopic sul padre della bomba atomica, prodotto e distribuito da Universal nel mondo: Miglior film, regista, attore protagonista (Cillian Murphy), attore non protagonista (Robert Downey Jr.), fotografia, montaggio e colonna sonora. Con questo risultato, Universal torna a dire agli Oscar quattro anni dopo l’edizione che ha portato tre premi a 1917 di Sam Mendes e soprattutto cinque anni dopo la vittoria con Green Book, film prodotto da DreamWorks Pictures ma distribuito da Universal. Quell’anno, aveva vinto quattro Oscar, tanti quanti Disney, Fox e Netflix. Con la vittoria di Oppenheimer, inoltre, il Miglior Film torna a coincidere con un successo commerciale al botteghino: non succedeva dal 2004, quando a trionfare al box office e agli Oscar era stato Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re.

Al secondo posto della classifica degli studios per gli Oscar 2024, c’è proprio Searchlight ora di proprietà di Walt Disney Company: quattro premi grazie a Povere creature!, film vincitore delle statuette per la Miglior attrice protagonista (Emma Stone), scenografie, costumi e trucco. Alle sue spalle, la A24 grazie a La zona d’interesse di Jonathan Glazer, trionfatore dell’Oscar come Miglior film internazionale e Miglior sonoro.

Solo briciole per gli altri studios: un premio a testa per Amazon MGM (American Fiction, Miglior sceneggiatura non originale), Focus Features (The Holdovers, Miglior attrice non protagonista), Neon (Anatomia di una caduta, Miglior sceneggiatura originale) e Warner Bros (Barbie, Miglior canzone).

La vera delusione di serata è per le piattaforme streaming: Netflix e Apple, nonostante 32 nomination complessive, hanno portato a casa solo un solo Oscar. Ci è riuscita Netflix grazie al Miglior cortometraggio per La meravigliosa storia di Henry Sugar di Wes Anderson. Nessun premio invece per Killers of the Flower MoonNapoleon e Maestro, nonostante le numerose candidature.

Fonte: Academy Awards

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