Nel 2023 in Italia si è tornati ad andare a vedere i film in sala. Lo rivela la ricerca “Gli italiani e il cinema” redatta da Swg per il Ministero della Cultura presentata al Festival di Venezia. Nei primi quattro mesi dell’anno in corso, un italiano su due è tornato al cinema: dunque il 50% della popolazione, con una bella ripresa rispetto al 2022 quando il 60% aveva dichiarato di non essersi mai recato in sala cinematografica.
È tornata la voglia di cinema in sala: la percentuale di chi “ha smesso di andare al cinema” è scesa nel 2023 al 10% quando nel 2022 era del 22%. C’è ovviamente ancora un ampio margine di miglioramento perché il 25% degli italiani afferma di recarsi al cinema meno di prima. Il motivo? Il 28% afferma di aver “perso l’abitudine” in questi anni della pandemia (nel 2022 questa causa era stata tirata in causa da oltre la metà del campione). Tra le altre motivazioni della scarsa frequenza delle sale: il fatto che “non sono usciti film interessanti” (20%) e la “minore possibilità di spesa (20%).
A proposito di disponibilità economica, il report sottolinea come lo spettatore sia attento al tema prezzo, “dichiarandosi attento a sconti e promozioni, in particolare quelle per bambini e famiglie”.
I film crescono il loro appeal sul pubblico: la ricerca ha evidenziato che il 72% di chi ha guardato un contenuto audiovisivo ha scelto un film (dato in aumento rispetto al 2022, quando era del 65%), mentre il 59% ha preferito una serie Tv o un telefilm (percentuale stabile sul 2022).
Tra le evidenze emerse dallo studio:
• tra i frequentatori delle sale si trovano principalmente i giovanissimi, i genitori di bambini under 10, ed i gamer regolari. Tra i “rejector” ci sono invece gli anziani, al pari dei ceti meno abbienti ed istruiti.
• molto marcata la voglia di tornare al cinema il prossimo autunno, sicuramente più elevata rispetto alle previsioni dell’estate.
• la maggioranza del campione non conosce i termini della finestra di esclusiva per le sale ma viene comunque ritenuta una misura utile e necessaria. In ogni caso, la finestra di esclusiva avrebbe potenzialmente impatto sul 10% degli italiani, mentre il 39% attenderebbe comunque per una visione domestica.
• un quinto del campione va al cinema meno di prima
La ricerca Swg ha preso in esame un campione di 12.175 persone intervistate tra il 15 e il 31 maggio 2023.
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