ANAD, i doppiatori italiani denunciano il furto delle voci

Alcune delle voci italiane più famose del grande e piccolo schermo hanno firmato un video-appello contro l'uso sconsiderato dell'Intelligenza Artificiale Generativa
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ANAD, Associazione Nazionale Attori Doppiatori, ha lanciato un appello per sensibilizzare tutta l’industria audiovisiva, le istituzioni e il pubblico sui rischi e i pericoli legati all’Intelligenza Artificiale e al ‘machine learning’ (la capacità delle macchine di imitare le voci e riprodurle) nel mondo del cinema, della televisione, e non solo.

Difendiamo l’Intelligenza Artistica” è lo slogan della campagna di sensibilizzazione che ha coinvolto moltissimi doppiatori, intenzionati a difendere il proprio lavoro contro «l’utilizzo incontrollato e non concordato delle loro voci». Nell’appello, si legge, il presidente ANAD Daniele Giuliani chiede «maggiore attenzione da parte del Governo, delle istituzioni competenti e dell’Unione Europea per tutelare i lavori artistici. Il doppiaggio è una professione artistica ed è in pericolo, come sono in pericolo le nostre emozioni, che rischiano di sparire se a generarle è un software anziché un attore in carne ed ossa. Abbiamo urgenza di misure concrete per salvaguardare una professione riconosciuta come eccellenza artistica e culturale del nostro Paese».

Gli strumenti offerti dalle tecnologie, riferiscono, possono essere utili nel doppiaggio se vengono utilizzati a supporto del lavoro degli attori, diventano invece un rischio quando si sostituiscono al lavoro artistico. L’Intelligenza Artificiale generativa di cui molto si è discusso in sede legislativa in questi ultimi mesi, è uno strumento in grado di creare nuovi contenuti e idee e, se utilizzata nel doppiaggio, permette di riprodurre la voce di un attore in qualsiasi lingua e mantenere una corrispondenza quasi perfetta con quella originale, con una conseguente forte riduzione dei costi e dei tempi di lavorazione, ma a discapito dell’emotività e dell’unicità che solo il linguaggio umano può avere.

La richiesta di aiuto lanciata dai doppiatori italiani rivendica la difesa non solo della loro professione, ma di tutte quelle legate al settore del doppiaggio, che comprende molte altre figure professionali, come i direttori di doppiaggio, gli attori, i direttori artistici, gli assistenti, gli adattatori e i traduttori, i fonici di sala e di mix, i sincronizzatori, e tutte le persone che lavorano nelle società che curano la traduzione di un’opera. Per diffondere il messaggio è stato realizzato un video in cui sei doppiatrici e sei doppiatori prestano il proprio volto e la voce (nota) per dire “no” ad un mondo in cui le espressioni artistiche saranno soppiantate da quelle create con un algoritmo. Potete vederlo nella sua versione condivisa sui social, qui sotto:

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Hanno preso parte al video: Rossa Caputo (voce di ‘Charlie’ la principessa dell’Inferno, protagonista della serie animata Hazbin Hotel e dell’attrice Florence Pugh); Laura Boccanera (voce ufficiale di Jodie Foster, e doppiatrice del personaggio di Harry Potter Bellatrix Lestrange); Melina Martello (voce di attrici quali Diane Keaton, Catherine Deneuve e del personaggio Duchessa ne Gli Aristogatti); Veronica Puccio (doppiatrice di Dakota Johnson, voce di Disgusto in Inside Out); Laura Romano (voce delle attrici Sophia Vergara e Viola Davis); Chiara Fabiano (voce dell’attrice Jenna Ortega e di Millie Bobby Brown in Stranger Things); Luca Ward (voce di attori quali Pierce Brosnan, Samuel L. Jackson, Russell Crowe, Keanu Reeves); Gabriele Patriarca (voce di Neville Paciock nella saga di Harry Potter); Riccardo Suarez (doppiatore di Hazbin Hotel e Steven Universe); Flavio Aquilone (Draco Malfoy in Harry Potter, Zac Efron e Light Yagami); Daniele Giuliani (voce di Paura in Inside Out e di Jon Snow ne Il Trono di Spade); e infine Rodolfo Bianchi (voce di Gerard Depardieu, Michael Douglas e dell’Ispettore Zenigata in Lupin).

Fonte: ANAD

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