A dispetto di qualche defezione dell’ultimo momento (Miramax e Good Machine, che però avranno al Mifed executive europei: si veda e-duesse di ieri) i responsabili del Mifed mostrano tranquillità riguardo alla prossima edizione in programma dal 28 ottobre all’1 novembre. Alla conferenza stampa milanese di presentazione, infatti, sono stati resi noti gli ultimi aggiornamenti, che parlano di 470 film in programma nelle proiezioni per gli operatori, contro i 455 della scorsa edizione. Ancora più netto l’incremento delle anteprime di mercato, ovvero di film non ancora presentati a Los Angeles, Cannes o Londra: sono 309, contro le 269 del Mifed 2000. Gli attentati terroristici dell’11 settembre, e poi la guerra conseguente dichiarata dagli Stati Uniti e dagli alleati occidentali, ha fatto diminuire le presenze degli accreditati e delle stesse aziende (ma più che annullare la propria presenza la maggior parte ha ridotto il numero delle persone iscritte, per paura dei viaggi aerei) ma non ha inciso sulla quantità di film.“La straordinaria offerta di film è un segnale molto chiaro” ha dichiarato Manlio Armellini, amministratore delegato di Rassegne Spa che per la prima volta organizza il mercato milanese. “Sempre più i distributori internazionali considerano il Mifed una vetrina privilegiata per i propri prodotti”. Secondo il presidente di Rassegne, Giuseppe Zola, è “la concentrazione degli spazi l’elemento più apprezzato del Mifed”, ancora nei consueti spazi di Fiera Milano (anche se si ventila, per l’anno prossimo, un nuovo spazio espositivo attorno a Palazzo Cisi, dove ci sono le sale di proiezione).Sono 225 le aziende con un proprio ufficio commerciale in fiera: 93 provengono da Usa e Canada, seguite da quelle italiane (31). Fra i paesi europei, come sempre molto presenti Regno Unito e Francia (17 società) e Germania (15). In costante crescita l’Asia: dopo Hong Kong (14 compagnie), segue la Corea del Sud con 8 società, per la prima volta davanti al Giappone che ne porta 7.
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