L’estate è appena finita ma si parla già della prossima: per ottenere maggiori uscite cinematografiche rispetto alle pur buone esperienze delle estati 2000 e 2001, distributori ed esercenti hanno deciso di iniziare ad affrontare il problema di un deciso allungamento di stagione. Una prima riunione avverrà lunedì: all’incontro parteciperanno responsabili di Anec e Anem (le due sigle dell’esercizio cinematografico) e i distributori Unidim. Per Alberto Francesconi, presidente Anec, “è un primo incontro di studio, vogliamo capire se le case più importanti hanno cominciato a ragionare sull’estate 2002. Questo è il momento di pensarci, non a febbraio”. Quanto ai distributori, l’Unidim si sta facendo portavoce di richieste di sostegni al governo per gli esercenti che rimangono aperti d’estate, come annunciato al festival di Venezia dal segretario generale Massimo Civilotti (si veda agenzia e-duesse del 3 settembre scorso) e come conferma il presidente Giampaolo Sodano: “L’Unidim prenderà un’iniziativa – che parte dall’incontro con le associazioni di esercenti – con il governo per ottenere misure di sostegno all’allungamento della stagione. Misure che consentano agli esercenti di tenere aperte le sale e di non avere danni da un’attività che in una prima fase necessariamente avrà delle sofferenze ma che permmetterà di proporre uan programmazione di assoluto rilievo”. Secondo Sodano non possono essere solo esercizio e distribuzione a sobbarcarsi i rischi: occorre la partecipazione delle risorse finanziarie pubbliche “perché è in questione un interesse collettivo. Qualcuno mi ha dipinto come un nemico dell’allungamento della stagione, equivocando dichiarazioni rilasciate alle Giormate Professionali di Sorrento, ma credo che questa iniziativa – che ho proposto al direttivo dell’Unidim ed è stata approvata all’unanimità – sia la migliore risposta alle polemiche pretestuose che ci sono state”.
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