Luigi Lonigro: «Manteniamo il mercato su un alto numero di giri»

Il direttore di 01 Distribution racconta i film in arrivo nei prossimi mesi e guarda con fiducia all'andamento del mercato auspicando che continui il fruttuoso lavoro di squadra dell'intera industria

Di seguito l’intervista a Luigi Lonigro, direttore di 01 Distribution, pubblicata sullo Speciale Distribuzione in allegato a Box Office del 15-30 luglio (n. 9). Per leggere tutto lo Speciale Distribuzione, puoi scaricare i pdf o la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o ancora abbonarti direttamente alla versione cartacea della rivista. 

Quali sono i vostri film di punta in uscita sul grande schermo nel prossimo semestre?
«Ai primi di settembre distribuiremo il nuovo bellissimo film di Matteo Garrone Io capitano, una sorpresa, un gioiello prezioso e da maneggiare con cura. Seguirà l’uscita, alla fine dello stesso mese, del nuovo lavoro di un altro maestro del grande cinema come Roman Polanski con il suo The Palace, interpretato da Mickey Rourke e Fanny Ardant. Il 19 ottobre arriverà in contemporanea mondiale uno dei film più attesi dell’anno, Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, reduce da dodici minuti di standing ovation all’ultimo Festival di Cannes. A fine ottobre si chiuderà la trilogia dei Manetti Bros con l’uscita di Diabolik, chi sei? con Miriam Leone e Giacomo Gianniotti ancora nei panni della coppia più affascinante del cinema crime. A fine novembre sarà la volta del nuovo lavoro di Alice Rohrwacher La chimera, interpretato oltre che da Alba Rohrwacher, dal brillante attore inglese, Josh O’Connor. Il nostro film di Natale sarà una delle più grandi e importanti produzioni italiane di tutti i tempi, Finalmente l’alba di Saverio Costanzo, con un cast internazionale a partire da Lily James e Willem Dafoe. Nel frattempo, distribuiremo Ferrari di Michael Mann con Adam Driver, Shailene Woodley e Penélope Cruz, Golda di Guy Nativ con Helen Mirren; Lubo di Giorgio Diritti, Comandante di Edoardo De Angelis con il grande Pierfrancesco Favino, e cureremo l’esordio alla regia di Micaela Ramazzotti intitolato Felicità».

Come giudica i risultati di 01 Distribution nell’ultimo semestre alla luce di un mercato in ripresa?
«Riteniamo di aver fatto la nostra parte con una presenza costante di prodotto distribuito anche nei momenti più bui. Ora gioiamo insieme a tutta l’industria per un mercato vivo, reattivo e che sta recuperando con inattesa rapidità il terreno perduto. Permettetemi una battuta “strage di gufi all’interno del raccordo anulare, la protezione animali indaga sull’accaduto“. Moltissimi analisti e addetti ai lavori, nel 2020, avevano decretato la prossima fine del mercato theatrical a favore di altri sfruttamenti che in fase di pandemia e di lockdown sembravano rappresentare l’unica via di salvezza. Noi distributori insieme agli amici esercenti, come nel resto del mondo, abbiamo resistito e siamo pronti a raggiungere in tempi brevi i numeri pre-pandemia. Nel frattempo, anche lì dove tutto era partito, stanno rapidamente invertendo la rotta riposizionando il cinema in sala al centro del villaggio».

Cosa serve ancora al mercato cinematografico per ritrovare il giusto equilibrio e recuperare il pubblico più restio a tornare in sala? Come prevede chiuderà il 2023?
«Il pubblico lo abbiamo recuperato nella sua interezza, sia per target di prodotto che per età anagrafica e mai come in quest’ultimo periodo i risultati dei singoli titoli nel nostro box office sono stati vicini, per quota di mercato, a quelli dei principali territori europei. Anche il cinema d’autore ha riconquistato il suo pubblico e i risultati di film come La stranezza, Le otto montagne e Il sol dell’avvenire parlano chiaro in tal senso. Ora abbiamo il dovere di mantenere il mercato su un alto numero di giri e i tre elementi base indispensabili affinché ciò avvenga restano quelli di sempre: grandi film per tutti i target di pubblico; sale gestite modernamente, super accoglienti e tecnologicamente all’avanguardia; comunicazione martellante sia sui singoli prodotti che sull’unicità della visione di un film sul grande schermo. Cosa non ci serve: piangerci addosso; raccontare un sistema industriale perdente; lavorare ognuno per proprio conto senza pensare che solo con l’unione delle forze in campo e dell’intera filiera si riusciranno a raggiungere grandi risultati per l’intera industria. Abbiamo dimostrato di essere stati forti e coesi nel momento della disperazione e dobbiamo essere ancora più uniti oggi che il peggio sembra essere rimasto alle nostre spalle. Come mia abitudine, sono ottimista sui risultati del 2023 e credo che potremo raggiungere, alla fine dell’anno, 70 milioni di biglietti venduti».

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