Di seguito l’intervista a Lucy De Crescenzo, Ceo di Europictures, pubblicata sullo Speciale Distribuzione in allegato a Box Office del 15-30 luglio (n. 9). Per leggere tutto lo Speciale Distribuzione, puoi scaricare i pdf o la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o ancora abbonarti direttamente alla versione cartacea della rivista.
Quali sono i vostri film di punta in uscita sul grande schermo nel prossimo semestre?
«Avremo titoli importanti come Bernadette, l’opera prima di Léa Doménach con Catherine Deneuve, dove l’attrice veste i panni all’ex First Lady Bernadette Chirac. Poi avremo The Miracle Club, ambientato in Irlanda nel 1967. La vicenda ruota intorno a tre donne che sognano da sempre di andare a Lourdes nella speranza di assistere a un miracolo. Quando capita loro di vincere un viaggio proprio nella città francese, partono con entusiasmo. L’arrivo inaspettato della figlia di una delle tre amiche complica notevolmente le cose, facendo riemergere conflitti e traumi dimenticati. Un film che sarà di grande impatto grazie anche alle tre meravigliose attrici che lo interpretano: Maggie Smith, Kathy Bates e Laura Linney. Infine avremo un titolo per tutta la famiglia con The New Toy con Daniel Auteuil, un’esilarante, toccante e genuina commedia familiare in cui un ragazzino imparerà a sue spese che ci sono cose che il denaro non può comprare. Per il 2024 tanti film italiani di qualità di cui però non possiamo ancora svelare moltissimo».
Come giudica i risultati di Europictures nell’ultimo semestre alla luce di un mercato in ripresa?
«Si vedono degli spiragli, sicuramente, ma le difficoltà restano tante. Ad oggi, se non unisci le forze, o sei sostenuto, o sei una major non fai comunque una vita facile. Ma siamo fiduciosi, vogliamo portare al cinema titoli belli e importanti e su questo punteremo tantissimo».
Cosa serve ancora al mercato cinematografico per ritrovare il giusto equilibrio e recuperare il pubblico più restio a tornare in sala? Come prevede chiuderà il 2023?
«Abbiamo notato che, nonostante la crisi dei numeri delle sale, il cinema resta un punto di riferimento importante per il pubblico. La gente è stanca di fruire passivamente contenuti che guarda distrattamente dalla Tv o dal Pc e cerca nella sala un’esperienza più coinvolgente, più attiva. Abbiamo, però, notato che lo spettatore è diventato anche più selettivo, che ha compreso la differenza tra un film “da piattaforma” e un film “da cinema” preferendo sì il secondo, ma solo se ne vale la pena».
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