In questi giorni è stata riportata la notizia che Kathleen Kennedy si sarebbe ritirata da presidente di LucasFilm entro la fine del 2025. Una novità bisbigliata da fonti vicine alla casa di produzione di Star Wars e Indiana Jones e poi rilanciata da importanti testate di settore. Sulla vicenda ora però si è espressa la diretta interessata, smentendo tutto.
Con un’intervista a Deadline, Kathleen Kennedy ha negato le voci di un suo passo indietro e fermato così la caccia al suo successore. Quando le è stato chiesto quanto ci fosse di vero dietro ai rumor, ha risposto: «La verità è che, e voglio dirlo forte e chiaro, non mi ritiro. Non mi ritirerò mai dal cinema. Morirò facendo film. Questa è la prima cosa importante da dire. Non mi ritiro. Quello che sta accadendo alla Lucasfilm è che da tempo parlo con Bob [Iger] e Alan [Bergman] di come potrebbe essere l’eventuale successione. Abbiamo un gruppo di persone straordinarie e abbiamo tutte le intenzioni di fare un annuncio a distanza di mesi o di un anno. Siamo in sintonia su quello che sarà, e io sto continuando».
In Disney si sta quindi preparando la sua successione, come d’altronde sta accadendo ormai da tempo per il vertice della Casa di Topolino. Tuttavia, per ora Kathleen Kennedy non ha intenzione di lasciare la caricare e il mondo del cinema: «Sto producendo il film di Mandalorian e anche quello di Shawn Levy, che è il successivo. Quindi sto continuando a rimanere alla Lucasfilm e sto valutando con molta attenzione, insieme a Bob e ad Alan, chi dovrà subentrare. È tutto in divenire e abbiamo tutto il diritto di fare l’annuncio quando vogliamo». ha detto
Non ha voluto poi commentare le voci su Dave Filoni come suo possibile successore, sostenendo che si tratti di un processo interno ad una compagnia anche quotata in borsa e che quindi ogni annuncio o decisione debba essere rivelato solo a cose fatte. Ha respinto anche l’idea che queste ultime novità evidenzino uno stato di caos interno alla LucasFilm: «Non c’è mai stato caos perché sappiamo esattamente qual è il piano. E ne abbiamo parlato, come ho detto, senza sosta negli ultimi due anni perché, per ovvie ragioni, non sarò qui per sempre. George mi ha chiesto 13 anni fa di sostituirlo e ora sto valutando chi mi sostituirà».
Fonte: Deadline
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