Un anno sfidante che ha dimostrato la tenuta del nostro mercato theatrical. È questo, in estrema sintesi, il bilancio del 2024 per le sale cinematografiche italiane che hanno chiuso con numeri al di sopra delle aspettative, riuscendo a restare ai livelli del 2023. E questo nonostante un contesto generale sfavorevole influenzato in primis dagli scioperi hollywoodiani che hanno sgonfiato l’offerta di blockbuster soprattutto per il primo trimestre e poi per la concorrenza di grandi eventi sportivi quali gli Europei di calcio e le Olimpiadi.
Dettagliando le cifre, il 2024 ha registrato 493,9 milioni di euro di box office per 69,7 milioni di presenze. Come detto, lo scarto col 2023 è minimo: solo -0,4% sugli incassi e -1,3% sulle presenze, e questa è una bella vittoria perché il 2023 aveva visto un tris di titoli-rivelazione quali C’è ancora domani, Barbie e Oppenheimer. Certo, anche il 2024 ha avuto i suoi successi epocali – tra tutti Inside Out 2 con i suoi 46,5 milioni di euro – ma la sua tenuta è stata cementata da elementi più eterogenei: non solo blockbuster, ma anche diversi titoli arthouse che sono riusciti ad allargare ampiamente il proprio target (come Povere creature!, Perfect Days e La zona di interesse giusto per fare degli esempi), una serie di film italiani tanto diversi quanto riusciti per qualità e risposta del pubblico (Il ragazzo dai pantaloni rosa, Parthenope, Diamanti e Un mondo a parte), fino al successo di produzioni “medie” che hanno rilanciato generi che si consideravano “bolliti” come la rom-com Tutti tranne te.
A incidere positivamente – ne parliamo meglio dopo – sono stati ovviamente anche un’estate da record (la migliore di sempre), un ottimo Natale (+ 28% sul 2023) e l’impulso dei film Disney (che, da soli, hanno contato per il 25% degli incassi totali), ma non si devono dimenticare le zone d’ombra di quest’annata 2024 che, se nel complesso è stata positiva, ha avuto anche il “buco nero” di maggio che è stato il peggiore degli ultimi 15 anni. E ancora non è colmato il gap con il pre-Covid, visto che rispetto alla media 2017-18-19, il mercato italiano segna –16,6% sul box office e -24,2% sulle presenze. In sostanza mancano ancora più di 22 milioni di spettatori all’appello.
I numeri del 2024 ci dicono comunque che il cinema è tornato tra le abitudini degli italiani, soprattutto i più giovani, richiamando in sala anche chi le sale le frequentava poco. In questo senso ci sono due dati significativi: il primo è che gli under 25 hanno pesato per ben il 43% del totale del pubblico; il secondo è che il 41% del pubblico del 2024 è stato composto da spettatori “casual”, quelli non abituati ad andare al cinema, che contano una frequenza media di meno di 5 volte all’anno. La sfida del 2025 è allora partire da qui: non disperdere ma far fruttare questo risultato, e risalire il più possibile verso i valori pre-pandemia.
Ma ora addentriamoci nei dati sul cinema in sala del 2024 elaborati da Cinetel.
Profilo dello spettatore cinematografico nel 2024
IL CONFRONTO CON GLI ALTRI MERCATI
Prima di immergerci nei numeri del box office italiano, è utile allargare lo sguardo ai mercati europei vicini per avere un’ulteriore prova della tenuta del nostro mercato. Come già l’anno scorso, anche nel 2024 l’Italia ha battuto la Spagna sul totale incassi (493,9 milioni contro 479,5 milioni di euro) e, se il confronto con la Francia resta inarrivabile (abbiamo poco più di un terzo dei loro biglietti venduti), è importante che l’Italia continui a pesare per il 2% del box office globale come certificato dal report di Gower Street.
I FILM PIÙ VISTI: LO STRAPOTERE DEI FAMILY (E DEI SEQUEL/PREQUEL)
Sul fronte dei film più visti, il 2024 verrà ricordato per il trionfo XXXL di Inside Out 2 (Disney) che, con 46,5 milioni di euro al botteghino, è stato non solo il maggior incasso del 2024, ma anche il quarto maggior incasso di tutti i tempi in Italia. Un successo epocale per le dimensioni avute, che da solo è valso il 9,4% del box office annuale.
Il 2024 ha visto, del resto, lo strapotere dei titoli family: oltre a Inside Out 2, nella prima metà della Top 10 troviamo infatti Oceania 2 (19,5 milioni; Disney), Cattivissimo Me 4 (17,7 milioni; Universal), Mufasa: Il Re Leone (14,7 milioni; Disney) e Kung Fu Panda 4 (11,7 milioni; Unievrsal).
Importante anche la medaglia di bronzo vinta da Deadpool & Wolverine (sempre Disney) che, con i suoi 18 milioni di euro, ha dimostrato che i cinecomic, se con una chiara identità, hanno ancora il loro appeal.
Gli altri maggiori risultati dell’anno sono stati poi: lo sci-fi Dune – Parte 2 (10 milioni di euro; Warner), la scommessa de Il Gladiatore 2 di Ridley Scott (9,5 milioni di euro; Eagle), il Leone d’oro di Venezia Povere creature! dell’autore-regista Yorgos Lanthimos con Emma Stone (9,3 milioni di euro; Disney) e la produzione nazionale Il ragazzo dai pantaloni rosa (9 milioni di euro; Eagle).
Se il 2023 aveva visto l’intero podio occupato da titoli originali, non appartenenti a franchise cinematografiche già note (i già citati C’è ancora domani, Barbie, Oppenheimer), nel 2024 gli unici due titoli non legati a saghe già esistenti si trovano al nono e decimo posto, appunto il raffinato film arthouse Povere creature! e il commovente (ma mai melenso; anzi molto fresco nello stile) Il ragazzo dai pantaloni rosa.
I maggiori incassi del 2024
UN CINEMA ITALIANO PIÙ EQUILIBRATO E DIVERSIFICATO
A proposito di cinema italiano, le produzioni nazionali hanno nel complesso ottenuto una bella performance in questo 2024. Se nel 2023 Paola Cortellesi aveva raccolto da sola il 27,2% degli incassi dei film italiani, questo 2024 è stato più equilibrato, con più titoli che hanno messo a segno risultati importanti. Tra questi: il già menzionato Il ragazzo dai pantaloni rosa (Eagle; 9 milioni di euro), toccante racconto della storia vera di Andrea Spezzacatena, 15enne morto suicida dopo episodi di bullismo; il nuovo film di Sorrentino Parthenope (7,5 milioni di euro; PiperFilm) che è riuscito a intercettare il pubblico più giovane; la commedia a sfondo sociale Un mondo a parte di Riccardo Milani
(7,4 milioni di euro; Medusa Film); il ritorno su grande schermo di un regista molto amato dal pubblico quale Ferzan Özpetek con Diamanti (uscito il 19 dicembre e arrivato a 6,5 milioni in poco più di 10 giorni; Vision); la commedia natalizia Io e te dobbiamo parlare con Siani e Pieraccioni insieme per la prima volta (6,5 milioni di euro; 01 Distribution).
Nel complesso i film italiani – co-produzioni incluse – hanno totalizzato 121,4 milioni di euro al box office per 17,8 milioni di presenze: si è riusciti a raggiungere i numeri del 2023 (+0,6% sugli incassi e -2,2% sulle presenze), annus mirabilis grazie a Cortellesi. Ma soprattutto si è quasi azzerata la forbice col pre-Covid: solo -0,5% sugli incassi e -7% sulle presenze sulla media 2017-18-19.
Davvero un bel risultato per il cinema italiano, sebbene rimanga troppo alto il numero di film usciti: 465, di cui addirittura 186 documentari, un’offerta che il mercato non può fisiologicamente assorbire). Un cinema italiano che, oltre a vantare eccellenze d’autore (oltre a Sorrentino, Özpetek, Salvatores, da citare il piccolo-grande successo di Vermiglio premiato non solo al Festival di Venezia ma anche dal pubblico con un botteghino da 2,4 milioni di euro), sta cercando di costruire prodotti di qualità pensati per parlare al pubblico. Anche un pubblico giovane, vincendo – come ha fatto Il ragazzo dai pantaloni rosa – un certo pregiudizio verso i film nazionali da parte dei nostri ragazzi.
I film italiani dai maggiori incassi del 2024
LA CARICA DEI GIOVANI
I giovani, appunto. Lo abbiamo già accennato, ma lo vogliamo ripetere: nel dopo pandemia sono stati gli under 25 a tornare con più convinzione in sala, e nel 2024 il contributo dei giovani è stato di gran peso: il numero di ingressi per questo segmento di pubblico (3-24 anni) è stato del 42,6% del totale.
I giovani sono diventati lo zoccolo duro del pubblico theatrical italiano, e il loro interesse non è limitato come si pensa erroneamente ai cinecomic, action ed horror hollywoodiani ma comprende anche certo cinema italiano (se confezionato pensando a loro; si pensi anche al successo recente di Io sono la fine del mondo con Angelo Duro) e certo cinema arthouse (che sperimenta col linguaggio cinematografico e riesce a risuonare nel presente come Povere creature! o La zona di interesse, o che sconfina anche nel genere come The Substance).
L’ESTATE DA RECORD. UN OTTIMO NATALE
Altra conferma validata dal 2024 è questa: finalmente anche in Italia, l’estate può essere un periodo caldo – perfino bollente – per il box office. Con i suoi 110,8 milioni di euro raccolti da giugno ad agosto, quella del 2024 è stata l’estate migliore di sempre. Le uscite in day & date con gli Usa dei principali blockbuster estivi sono oramai assodate perché il pubblico italiano ha dimostrato di affollare le sale anche nei mesi caldi. Sul fronte estivo rimane d’altro canto la criticità del cinema italiano che rimane ancora estremamente marginale in questo periodo (quota del 7,2%), a differenza per esempio del mercato spagnolo dove a luglio esce sempre una commedia family popolare in grado di attrarre il grande pubblico (quest’anno è stata la volta di Padre no hay mas que uno 4 con il famoso comico Santiago Segura, distribuito da Sony il 17 luglio, che ha incassato oltre 12 milioni di euro diventando il maggior risultato per una produzione nazionale del 2024).
A un’estate da record, poi c’è da aggiungere anche un bel Natale (+28% sull’anno precedente) grazie alle belle performance di Mufasa, ma anche e soprattutto dei film italiani che sotto le feste hanno raggiunto una quota di mercato del 45%.
L’ANNO DI DISNEY. MA ANCHE DELLA CRESCITA DI EAGLE E LUCKY RED
I numeri parlano chiaro: il 2024 è stato l’anno di Disney che, con un botteghino di 123 milioni di euro, ha totalizzato da sola un quarto dell’intero box office. Secondo miglior distributore è stato Eagle che, forte dei listini di Sony e Paramount e di scelte azzeccate come Il ragazzo dai pantaloni rosa, ha registrato incassi per 74,3 milioni di euro, con una crescita del 56% sul 2023, e una quota di mercato oramai del 15%. Chiude il podio Warner con 63,2 milioni di euro e un peso del 12,8% sugli incassi totali. A seguire, Universal con 53,8 milioni di euro (quota di quasi l’11%); 01 Distribution con 38,8 milioni (quota del 7,9%; numeri tendenzialmente in linea col 2023) e Lucky Red con un exploit di 32,6 milioni e una quota del 6,6%, ovvero una straordinaria crescita di quasi il +150% sul 2023.
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