Durante il question time organizzato nella giornata di ieri mercoledì 10 aprile 2024 alla Camera dei Deputati, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è intervenuto sul tema del tax credit e dei fondi per l’industria cinematografica. A interrogarlo è stata la capogruppo di Azione-Per in commissione Cultura a Montecitorio Valentina Grippo, che ha chiesto al ministro come intende utilizzare questo importante strumento nel prossimo futuro.
Dopo aver ribadito l’importanza del cinema non solo per la cultura ma anche per l’economia italiana, Sangiuliano ha dichiarato che le risorse per il sostegno al settore resteranno invariate ma con un correttivo: «Nel 2016 le risorse, tra finanziamenti diretti e tax credit, ammontavano a poco più di 250 milioni, nel 2017 a 400 milioni, nel 2021 si è arrivati a 636 milioni, aumentati a 746 milioni nei due anni successivi – ha elencato il ministro – Al momento le risorse sono invariate, fatta eccezione per un lieve taglio che vale per tutti gli ambiti del ministero per esigenze di finanza pubblica».
Nei giorni scorsi è filtrata la notizia che i fondi per il 2024 destinati al cinema avrebbero infatti subito tagli per circa 50 milioni di euro, una cifra che anche la sottosegretaria Lucia Borgonzoni aveva detto essere dovuta a sforbiciate che hanno riguardato anche altri settori.
Nel corso del suo intervento, il ministro Sangiuliano ha poi riconosciuto alcune storture denunciate dagli operatori del settore: «Riaffermo il valore strategico delle risorse pubbliche per il settore cinematografico, con un correttivo che punti ad una maggiore efficienza, moralizzazione ed eviti gli sprechi – ha detto – Gli stessi operatori e molte associazioni del settore riconoscono che il sistema ha generato storture». Nello specifico, ha parlato di film finanziati e non ancora usciti o altri che hanno avuto solo pochi spettatori: «Sorprende che di 459 opere sostenute con il tax credit tra il 2022 e il 2023, oltre 345 non sono mai uscite in sala».
Smentita invece l’analisi secondo cui il settore cinema in Italia starebbe rallentando: «Proprio per non bloccarlo, lo scorso mese di gennaio abbiamo aperto una finestra per poter presentare le nuove domande di finanziamento con le vecchie regole, cosa che ha permesso di far arrivare oltre 1.100 domande che il MiC ha accolto proprio per spirito di collaborazione con il settore» ha dichiarato Sangiuliano, sottolineando infine che anche da Cinecittà arrivano notizie positive sull’impiego delle strutture.
Fonte: Rai Parlamento
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