Di seguito un estratto dell’interista pubblicata su Box Office del 15-30 gennaio 2023 (n.1-2). Per leggere il testo integrale clicca QUI, oppure scarica la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonati direttamente alla versione cartacea della rivista.
Come giudica lo stato di salute del settore in Spagna?
Non è una situazione semplice e negli ultimi mesi ha influito negativamente anche il costo dell’energia, aumentando radicalmente i prezzi delle bollette. Inoltre, abbiamo assistito a chiusure, soprattutto nel sud della Spagna, dovute sia alla mancanza di buoni film che attirano il pubblico, sia agli alti costi dell’elettricità. Allo stesso tempo, però, vorrei sottolineare che la risposta del pubblico è sempre molto entusiasta per l’uscita di titoli importanti, basti vedere la grande performance di Avatar 2, e che il riscontro sulla sicurezza delle sale è stato, in ogni momento, molto positivo.
Quali sono le criticità più evidenti del mercato cinematografico spagnolo in questo momento?
Durante l’anno scorso sia i produttori che i distributori non si sono assunti grandi rischi nell’uscita di nuovi film e il calendario della programmazione ne ha risentito. Dal nostro punto di vista sono mancate soprattutto le produzioni spagnole a budget medio. Tuttavia siamo molto fiduciosi nel 2023.
Pensa sarà possibile tornare ai numeri di pre-pandemia?
Credo che il mercato cinematografico spagnolo tornerà ai numeri del pre-pandemia tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Quando parlo di mercato pre-pandemia, non mi riferisco al 2019, che è stato un anno eccezionalmente buono in Spagna. Sarebbe più opportuno fare paragoni con il 2017 e il 2018, che sono stati anni ottimi ma non straordinari. Tuttavia, sono sicuro che in futuro assisteremo a una piena ripresa del cinema. Le stesse piattaforme streaming hanno riconosciuto che quando una persona vuole uscire di casa, il cinema non ha rivali. Solo in sala si può vivere una vera esperienza cinematografica con la migliore qualità sonora e visiva.
Oggi Cinesa conta 37 cinema in Spagna, per un totale di quasi 500 schermi. Come giudica l’anno appena trascorso per il circuito?
I risultati raggiunti l’anno scorso da Cinesa in Spagna sono notevolmente migliori rispetto al 2021, quando erano ancora in vigore diverse restrizioni a causa dell’emergenza sanitaria derivata dal Covid, e abbiamo raggiunto il 70% della quota di mercato del 2019. Inoltre, durante la Fiesta del Cine (che si è svolta dal 3 al 5 ottobre 2022) abbiamo raggiunto 300.000 spettatori in Cinesa, quando normalmente a ottobre vediamo circa 50 o 60.000 spettatori. Ciò significa che in 3 giorni abbiamo quasi quintuplicato l’afflusso che avremmo avuto in un mese intero. Sfortunatamente, alcune delle conseguenze della pandemia sono ancora presenti e l’offerta di film del 2022 è stata al di sotto delle aspettative in termini numerici. In questo senso l’assenza di prodotto medio locale è stata particolarmente significativa e, soprattutto a causa della situazione di generale incertezza, le società di distribuzione hanno rallentato gli investimenti e le uscite in sala. Per certi aspetti è comprensibile, non è facile accettare rischi importanti in un mercato che stenta a riprendersi, ma sono convinto che quest’anno, grazie all’uscita di tanti film di richiamo, assisteremo a un’inversione di tendenza.
Come prosegue il piano di espansione in Spagna?
Nell’ultimo anno abbiamo inaugurato due strutture di eccellenza secondo gli elevati standard qualitativi LUXE. Mi riferisco a Cinesa LUXE Oasiz di Madrid, aperto a dicembre 2021 presso il centro commerciale Oasiz, e a Cinesa LUXE Garbera di San Sebastián, aperto a fine 2021 all’interno del centro commerciale Garbera. Queste strutture richiedono investimenti più alti del solito, in quanto caratterizzati da poltrone recliner, da impianti sonori e sistemi di proiezione all’avanguardia in tutte le sale, e dall’Oscar’s Bar, che presenta un’offerta gastronomica premium. Noi di Cinesa scommettiamo da tempo su…
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