Il box office globale non tornerà ai livelli pre-Covid prima del 2026

Il nuovo report sposta più in là la data del pieno recupero dopo l'emergenza sanitaria che ha duramente colpito il cinema
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I dati di Inside Out 2 e persino i buoni risultati del 2023 di Barbie e Oppenheimer non devono illuderci: il box office mondiale è ancora lontano dai livelli pre-pandemia. Un’evidenza sottolineata dai numeri e che si porta appresso una domanda: quanto si tornerà a quelle stesse cifre?

A provare a rispondere alla domanda è un nuovo record realizzato dallo studio PwC e intitolato Global Entertainment & Media Outlook. Secondo la stima, il botteghino mondiale supererà i risultati pre-Covid solo nel 2026, ma quella che sulla carta può sembrare una buona notizia nasconde però delle specifiche importanti.

La ricerca ha coperto 13 settori in 53 Paesi e territori, evidenziando che nel 2023 è stato registrato un aumento del fatturato complessivo del 5%, raggiungendo i 2.800 miliardi di dollari nonostante quelli che vengono definiti «venti contrari dell’economia, le interruzioni tecnologiche e la maggiore concorrenza geografica e di settore». Si prevede che il CAGR (tasso di crescita annuale) per i prossimi cinque anni possa rallentare al 3,9% e portare così i ricavi globali a 3.4 trilioni di dollari, contro il 5,6% di crescita prevista per gli abbonamenti globali ai servizi streaming.

Arrivando però alla questione dei ricavi nel mondo del cinema, viene sottolineato che la data in cui verranno raggiunti i livelli pre-Covid non è più il 2025 ma il 2026. Lo spostamento della linea dell’orizzonte è dovuto «principalmente a un budget più ampio che dovrebbe portare a maggiori vendite al botteghino e a una maggiore spesa pubblicitaria». I 38.55 miliardi di dollari del 2019 saranno quindi solo sfiorati nel 2025 (la stima è di 37.68 miliardi) e quindi superati nel 2026 con 40.23 miliardi di dollari.

Tuttavia, ci vorranno invece cinque anni perché il numero di spettatori nelle sale torni a quei livelli. L’aumento dei ricavi infatti sarà favorito anche dall’incremento nel prezzo dei biglietti. Altro motivo per cui la data è stata spostata di un anno, è che il 2026 sembra avere una programmazione più forte.

Fonte: THR

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