Prosegue l’estate bollente e frenetica per i produttori dell’AMPTP, tornati al tavolo delle trattative per cercare di impedire un nuovo sciopero che potrebbe fermare nuovamente l’industria del cinema e dell’audiovisivo a Hollywood e dintorni. Questa volta l’accordo va trovato con l’Animation Guild, il sindacato degli animatori che fa a sua volta parte di IATSE.
L’International Alliance of Theatrical Stage Employees ha ratificato un accordo base solo un mese fa dopo mesi di difficile trattative: 13 Locals, compresa quella dei direttori della fotografia, dei montatori e degli scenografi, lavorano sotto questo nuovo contratto, ma non tutte hanno finito di discutere e contrattare con l’associazione dei produttori.
La IATSE Local 839 degli animatori, infatti, deve ancora portare a casa un nuovo accordo: le trattative di settimana scorsa si sono concluse senza una fumata bianca e ora le parti si ritroveranno solo a metà settembre per trovare il punto e arrivare ad un nuovo contratto di tre anni. La TAG rappresenta circa 5.000 tra artisti, tecnici, sceneggiatori e lavoratori della produzione dell’industria dell’animazione di Hollywood e il loro contratto scade il prossimo venerdì; contrariamente alle recenti trattative con IATSE e Teamsters, è stato esteso per la durata delle conversazioni.
Proprio come accaduto per i recenti scioperi di sceneggiatori WGA e attori SAG-AFTRA, al centro delle trattative c’è soprattutto l’utilizzo e le limitazioni dell’intelligenza artificiale, che preoccupano soprattutto settori tecnici come quello dell’animazione. TAG ha richiesto uno studio alla CAA e a CVL Economics per analizzarne l’impatto sul proprio mondo ed è emerso che circa il 29% degli operatori potrebbero restare senza lavoro nei prossimi tre anni. Tra gli altri punti cardine sul tavolo di animatori e produttori, anche i tagli al personale e l’outsourcing in Asia e in Europa.
Fonte: Variety
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