Durante la sua visita alla Mostra di Venezia, Jack Valenti (a capo della MPAA, l’associazione delle major Usa), ha smentito la tesi secondo la quale gli americani snobbino Venezia perché il Leone d’oro non ha più una valenza commerciale: “Vengo qui da 23 anni, amo molto questo festival. Non conosco nessun regista o produttore americano che non sarebbe orgoglioso di vincere il Leone d’oro. Ma è vero che c’è un solo premio che si traduce automaticamente, per un film americano, in un grande successo al box office: l’Oscar. In Europa non ci sono premi in grado di moltiplicare gli incassi, ma il Leone d’oro è importante per avere successo in Italia. E il direttore Moritz De Hadeln, che ha diretto per tanti anni Berlino, è un grande professionista”. La MPAA è seriamente preoccupata dalla diffusione della pirateria digitale: la lotta contro chi “ruba” i film è oggi la priorità delle major, “ma anche di tutto il cinema mondiale. Sta dilagando la pirateria su Dvd, satellite, dischi ottici, Internet… Un numero sempre crescente di persone accedono alla banda larga e scaricano in pochi minuti un film; è un fenomeno gravissimo, tutta la comunità creativa si deve unire in questa guerra”. Se i cambi politici non sono un problema per Valenti (“andiamo d’accordo con questo governo, come con quello precedente”), la lacuna del cinema italiano è la mancanza di star internazionali, a parte glorie come Sophia Loren: “L’unico vostro attore conosciuto in tutto il mondo è Roberto Benigni, che è un attore favoloso. Ho parlato con chi ha già visto parti del film, dicono tutti che è bellissimo. Sono sicuro che sarà un altro grande successo, in tutto il mondo”.
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