“Siamo per il sostegno dello Stato allo sviluppo dell`industria cinematografica” ha dichiarato oggi pomeriggio il regista Citto Maselli aprendo la conferenza stampa di presentazione del documento presentato oggi pomeriggio al Casino` dal Coordinamento culturale cinematografico cui aderiscono Anac, Cgs, Fac, Fedic, Fice, Ficc, Sncci, Sngci e Ucca. Il documento, inoltre, e` stato sottoscritto anche dall`Associazione Produttori Indipendenti. Il regista Citto Maselli. Il coordinamento insiste sulla necessita` della “creazione di un centro nazionale realmente rappresentativo di tutte le realta` del cinema italiano. Nello stesso tempo – ha continuato Maselli – siamo per la massima valorizzazione dei produttori indipendenti, per l`individuazione di criteri di assegnazione dei fondi che comprendano la figura del produttore e degli autori e per il sostegno alla circolazione sul territorio nazionale delle opere nazionali ed europee attraverso incentivi alla distribuzione e all`esercizio. Auspichiamo l`aumento della quota del Fus dedicata al cinema, la realizzazione di un vero libero mercato, la difesa delle commissioni ministeriali e per un antitrust verticale e orizzontale che impedisca l`affermazione di posizioni dominanti”. Nel documento non mancano pero` accenni polemici a quanto anticipato il 2 settembre dal ministro per le Attivita` e i Beni Cutlurali Giuliano Urbani. Molto forte la polemica contro il reference system: “Siamo contro – si legge infatti nel testo – a un reference system che veda tra i suoi criteri il successo comemriciale del film e i premi ottenuti dal produttore e siamo contro inesistenti possibilita` di individuazione di criteri di reference system che consentano previsioni di incassi. Nello stesso tempo, siamo contro un`idea di separazione netta tra sceneggiatura, regia e produzione attraverso una ”Borsa della sceneggiatura” lontana da ogni tradizione e storia del cinema italiano”. Intervenendo dalla platea Carmelo Rocca ??????ha dichiarato: ” In queste proposte presentate oggi pomeriggiio, non vedo nessun contrasto insanabile con le posizioni espresse dal ministro e questo mi sembra importante. Bisogna lavorare per lo sviluppo del sistema cinema”.
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