“Sono soddisfatta dei risultati ottenuti dai Venice Screenings – dice a e-duesse Laura Marcellino che ne è la responsabile – anche perché abbiamo avuto veramente poche settimane per riuscire ad organizzarli”. I partecipanti a quello che si potrebbe definire il “mercato” del Festival quest’anno sono stati 1.250, in linea con quelli registrati l’anno scorso. “La differenza significativa rispetto al 2001 – continua la Marcellino – è nella crescita del numero dei buyers: l’anno scorso furono 260, quest’anno 364. Molto forte è stato l’incremento di società giapponesi e si è confermato il trend di crescita delle società del Nord Europa. In generale, comunque, è stata molto alta la partecipazione delle società straniere e dei piccoli produttori indipendenti italiani che, grazie alle nostre strutture, sono riusciti ad intavolare interessanti trattative di lavoro; per loro, questa è stata un’importante occasione di crescita. Inoltre, io credo che i Venice Screenings abbiano dato la possibilità a quei film che non sono stati presentati nelle varie sezioni, di avere comunque una ribalta importante e un’attenzione che difficilmente avrebbero potuto avere. Abbiamo avuto notizie di compratori che hanno detto di aver concluso buoni affari e di distributori stranieri che hanno intenzione di dar vita nei loro paesi ad omaggi per il cinema italiano. Anche il presidente della Biennale, Franco Bernabè, in questi giorni ha seguito molto da vicino l’evoluzione degli Screenings”.
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