“Abbiamo una legge cinema anacronistica, del 1965, che non parla ovviamente di realtà come Internet, che sostiene le opere di un presunto interesse nazionale e i loro autori e non le imprese. E che non permette a produttori italiani, che girano in inglese film di respiro e potenzialità internazionali, di avere la cittadinanza italiana. Questa legge è da cambiare”.Lo ha affermato il presidente di Eagle Pictures Giampaolo Sodano durante il seminario al termine ‘Creatività, finanza e comunicazione. Il made in Italy nel mondo. Il caso Vino patate e mele rosse’ che si è svolto nel week-end a Belgirate, sul lago Maggiore. Fra le richieste di Sodano ai politici intervenuti, fra cui il sottosegretario alle Comunicazioni Giancarlo Innocenzi e il Ministro per le Politiche Comunitarie Rocco Buttiglione, la possibilità di inserire la pubblicità nei film (ha citato l’esempio della Nike nel film ‘What Women Want’), una legislazione fiscale moderna e leggi dalla parte dell’impresa audiovisiva: “Nella nuova legge, per la quale il ministro Urbani ha chiesto la delega al Parlamento, dobbiamo essere messi nelle stesse condizioni delle aziende europee”.Anche l’amministratore delegato Stefano Dammicco ha sottolineato la necessità di regole comuni a tutta l’Europa, per costruire “un cinema, uno star system, un mercato europeo, con oltre 300 milioni di spettatori potenziali. Gli organi comunitari non possono non tener conto delle esigenze produttive di chi, per esempio, vuole realizzare film in inglese: il doppiaggio all’estero è quasi sconosciuto.Il sottosegretario alle Comunicazioni Giancarlo Innocenzi ha difeso le strategie del ministro dei beni Culturali Giuliano Urbani di portare la cultura del privato nella produzione cinematografica, attraverso la defiscalizzazione, l’intervento dei fondi di investimento…Fra gli altri intervenuti al seminario, Paolo Pagani di Interbanca e Luigi Sala di B&S Electra, che hanno raccontato il caso di queste due investitori finanziari entrati nel capitale di Eagle Pictures, il vicedirettore generale di Mediatrade Guido Barbieri, il presidente dell’Unione Produttori Aurelio De Laurentiis, il direttore generale di Italia Cinema, il presidente del Sindacato Giornalisti Cinematografici Laura Delli Colli e il direttore di Box Office Antonio Autieri.
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