Di seguito l’intervista a Davide Novelli, Distribution Director di Vision Distribution, pubblicata sullo Speciale Distribuzione in allegato a Box Office del 15-30 luglio (n. 9). Per leggere tutto lo Speciale Distribuzione, puoi scaricare i pdf o la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o ancora abbonarti direttamente alla versione cartacea della rivista.
Quali sono i vostri film di punta in uscita sul grande schermo nel prossimo semestre?
«Direi di iniziare dall’importante proposta estiva di Vision: il 19 luglio, Cattiva coscienza, una riuscitissima commedia di Davide Minella con un cast fresco e molto apprezzato dal pubblico tra cui F. Scianna, F. Scicchitano, M. Gioli, G. Esposito, C. Guzzanti e Drusilla Foer; altra parata di star ne I peggiori giorni, sequel della proposta Vision dello scorso capodanno che aveva sfiorato i 2 milioni di euro, che vede questa volta a celebrare le tradizionali feste italiane, E. Leo, M. Bruno, C. Gerini, F. Bentivoglio, A. Foglietta, C. Pandolfi, G. Battiston, A. Ferzetti, N. Marcorè, R. Papaleo, G. Storti e M. Wertmuller, in uscita il 14 agosto; l’horror Hai mai avuto paura? di Ambra Principato il 27 luglio; infine il 31 agosto, Liliana Cavani, che sarà premiata con il Leone D’Oro alla Carriera a Venezia, con un film tratto dal best-seller di Carlo Rovelli, L’ordine del tempo, con C. Gerini, E. Leo e A. Gassmann. Dopo Venezia, il 21 settembre posizioneremo quella che sarà una delle sorprese della prossima stagione, Enea, secondo film di P. Castellitto che si conferma uno dei migliori talenti emergenti, sia come regista che come attore, del panorama cinematografico italiano, questa volta accompagnato dalla bellissima B. Porcaroli. C’è ancora domani è l’esordio alla regia per P. Cortellesi in uscita il 26 ottobre un film che dopo tante promesse ci riporta alla vera commedia all’italiana e che rappresenterà uno dei migliori prodotti della storia di Vision, con Paola anche nel cast insieme a V. Mastandrea, E. Fanelli, V. Marchioni e G. Colangeli. A novembre, rispettivamente 16 e 23, due grandi registi: Sofia Coppola con Priscilla, adattamento cinematografico della biografia di Priscilla Presley, Elvis and Me; Antonio Albanese, che torna alla regia con una storia che ha toccato la vita di tanti italiani, Cento domeniche. La proposta natalizia offre una grande commedia, con Pio e Amedeo diretti ancora una volta da G. Nunziante in Una presta libertà, e la chiusura della trilogia del crimine romano, dopo Romanzo Criminale e Suburra, di Stefano Sollima, Adagio, con P. Favino, T. Servillo, V. Mastandrea e A. Giannini. In attesa di capire quale strada festivaliera prenderanno, saranno presto pronti Confidenza, di D. Luchetti, con E. Germano, V. Puccini e P. Fogliati; Dieci Minuti, di M.S. Tognazzi, con M. Buy e B. Ronchi; Shoshana, ultima opera di M. Winterbottom, Caracas, di e con M. D’Amore, con T. Servillo, Non sono quello che sono, noir di E. Leo, e Limonov di K. Serebrennikov, dall’omonimo best-seller (oltre 2 milioni di copie) di E. Carrere, e molto altro. Film di genere, autoriali, commedie e tanto talento per una proposta più ricca che mai».
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I peggiori giorni
Come giudica i risultati di Vision nell’ultimo semestre alla luce di un mercato in ripresa?
«Stiamo cavalcando al meglio questi segnali di ripresa, con una quota di mercato dell’8% da inizio anno e raccogliendo un terzo del box office della cinematografia nazionale. Vision al momento è addirittura in crescita del 18% rispetto al box office del 2019, anno in cui raccolse oltre 32 milioni di euro, grazie alla politica editoriale del nostro AD Max Orfei e di Valentina Bertoldo, che hanno intercettato i cambiamenti nel gusto dei consumatori avvenuto in pandemia e ci hanno permesso di lavorare al successo di titoli come Le otto montagne, I migliori giorni, Grazie ragazzi e L’ultima notte di Amore, e ad ottenere buoni risultati con film come Romantiche, Scordato, Quando e La quattordicesima domenica del tempo ordinario. Mi piace sottolineare anche i risultati della divisione internazionale di Vision, capitanata da Catia Rossi, che dopo anni di mercati bloccati in pandemia sta riscuotendo il successo che merita. Vision è l’unico distributore italiano ad occupare l’intera filiera distributiva nazionale e internazionale e questo ci ha consentito in questi anni difficili di muoverci con velocità ed efficacia tra i vari canali distributivi e interpretare al meglio i mutamenti dell’industria cinematografica».
Cosa serve ancora al mercato cinematografico per ritrovare il giusto equilibrio e recuperare il pubblico più restio a tornare in sala? Come prevede chiuderà il 2023?
«Anche durante i mesi più duri del periodo pandemico, non ho mai perso ottimismo sul recupero del mondo theatrical, nonostante i de-profundis di chi citava finestre e piattaforme come un nemico insormontabile. Non ho mai creduto a una ricetta che vale per tutti, non esistono regole auree, ma una interpretazione costante di quello che ora chiedono i nostri spettatori, a livello locale e nazionale, e questo vale per tutti: produttori, distributori ed esercenti. Il Ministero sta mettendo a disposizione fondi ingenti per supportare la nostra industria, e il mercato sta dando importanti segnali di risveglio a chi sa intercettarli. È nostro dovere investire (non spendere) questi soldi in attività volte a chiudere il gap che ancora rimane, con prodotto, posizionamenti e strutture sempre più in linea con la domanda dei consumatori, che ora fanno scelte molto informate su cosa, quando e dove vogliono vedere i film. Al momento siamo ancora il 34% sotto la media del triennio 2017-2019, abbiamo però davanti un’estate mai vista e un autunno ricco di grandi film, quindi credo che dobbiamo porci l’obiettivo di portare il drop percentuale sotto il 30%».
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L’ordine del tempo
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