Entro giugno sarà pronto un nuovo progetto che rivede i criteri di divieto per la visione dei film. Ci sta lavorando Michele Lo Foco, da un mese nel Cda di Cinecittà Holding, su richiesta del ministro per i Beni e le Attività Culturali Giuliano Urbani. “Il primo criterio – spiega a e-duesse lo stesso Lo Foco – è quello di tutelare i più piccoli. In Italia abbiamo un sistema di censura i cui riscontri finali non sono confortanti. Siamo l’unico Paese in cui si possono vedere dei film che in altri Stati sono vietati. Stiamo lavorando a questo documento che non intaccherà la libertà artistica degli artisti e che speriamo possa essere fatto suo dal ministro Giuliano Urbani”. Due gli sbarramenti previsti: il primo a 8 anni e il secondo a 12, 13 o 14 anni con o senza presenza dei genitori. “Al centro del testo ci sarà anche il criterio di responsabilità civile: un adulto potrà richiedere il rimborso del biglietto nel caso in cui un esercente non rispetti per la proiezione di un film i nuovi criteri di sbarramento”. Saranno i produttori a farsi carico di indicare attraverso tutti i mezzi di comunicazionela classificazione di una detrminata pellicola.
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