Di seguito l’intervista ad Alessandro Giacobbe, Managing Director di Academy Two, pubblicata sullo Speciale Distribuzione in allegato a Box Office del 15-30 luglio (n. 9). Per leggere tutto lo Speciale Distribuzione, puoi scaricare i pdf o la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o ancora abbonarti direttamente alla versione cartacea della rivista.
Quali sono i vostri film di punta in uscita sul grande schermo nel prossimo semestre?
«Anche per la prossima stagione Academy Two punta al cinema di qualità. Ad aprire il listino, Terrestrial Verses dei registi iraniani Ali Asgari e Alireza Khatami presentato all’ultimo “Un certain regard” di Cannes. Sempre da Cannes, ma dal Concorso, arriverà il film più dibattuto del Festival, la favola nera di Jessica Hausner Club Zero con Mia Wasikowska. In sala tra l’autunno e l’inverno, due tra i cineasti più interessanti del cinema internazionale: Abderrahmane Sissako e Bruno Dumont. Il regista mauritano del capolavoro candidato agli Oscar Timbuktu, ha girato in Cina Black Tea (tit. provv.), mentre l’autore più originale e provocatorio di Francia firma una nuova commedia, Empire, con Fabrice Luchini e Camille Cottin. Infine, ci sarà il ritorno della coppia di attori-registi francesi Abel e Gordon, con il noir Falling star che stiamo ipotizzando di posizionare a Natale».

Club Zero
Come giudica i risultati di Academy Two nell’ultimo semestre alla luce di un mercato in ripresa?
«La domanda contiene un’affermazione parzialmente scorretta. Infatti se il mercato nel suo complesso ha dato segnali confortanti, il segmento del cinema non italiano indipendente e d’autore sta ancora soffrendo. La maggior parte dei titoli usciti ha faticato a superare le 15-20mila presenze e c’è il forte rischio che film importanti sotto l’aspetto culturale non vengano più acquisiti per l’Italia nel momento in cui le spese di edizione, doppiaggio e promozione non hanno alcuna possibilità di essere recuperate. Academy Two, come altre distribuzioni indipendenti, sta affrontando queste difficoltà che possono essere superate solo con la consapevolezza del Ministero che l’eccezione culturale e la pluralità dell’offerta hanno bisogno di un sostegno concreto mai riconosciuto ai distributori di film non italiani qualificati “d’essai” che pure forniscono prodotto a centinaia di sale che in virtù della programmazione di questi film hanno diritto a un contributo annuale».
Cosa serve ancora al mercato cinematografico per ritrovare il giusto equilibrio e recuperare il pubblico più restio a tornare in sala? Come prevede chiuderà il 2023?
«Abbiamo riscontrato che il pubblico torna in sala nel momento in cui viene offerto un prodotto commerciale o, in misura minore, un prodotto di qualità forte di una corposa promozione pubblicitaria. Questo aspetto fa sì che il 90% del pubblico veda il 10 percento dei titoli usciti in sala (le cifre sono semplificative). Inoltre non siamo ancora riusciti a sconfiggere l’idea che i film in uscita in sala siano disponibili subito o quasi sulle piattaforme. Mi sembra che il tema “finestre” a torto sia stato abbandonato. Per il 2023 prevedo una chiusura al 75-80% dei risultati rispetto alla media 2017/2019».
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it