Editoriale: Un passo alla volta

L'editoriale del numero del 15-30 giugno di Box Office

Ci vorrà tempo prima che si concluda la fase di transizione in cui verte oggi l’industria cinematografica. Gli stessi studios stanno ancora tirando le somme sulle sperimentazioni avviate nell’ultimo anno e mezzo, alla ricerca di un modello di business che massimizzi la catena del valore di un film, e stanno cercando la propria identità nel mondo post-covid, tra acquisizioni e fusioni colossali. Ma in attesa che il mercato si stabilizzi e si avvicini a numeri pre-pandemia, è importante che si inizi subito a dialogare su temi che prima o poi andranno affrontati, a partire dalla window theatrical. Apprezzabile la linea di Universal nel tracciare una finestra chiara di 60 giorni per i suoi film. Un periodo temporale che già avevamo auspicato sulle pagine di Box Office e che continuiamo a ritenere adatto per tutelare la sala senza svalutarne l’esperienza. In un mondo abituato a fruire tutto e subito tra le proprie mura domestiche, due mesi potrebbe essere una soluzione temporanea interessante a cui altre major e broadcaster potrebbero momentaneamente adeguarsi. Poi si potrà valutare insieme se sia utile che questa window diventi Legge o una semplice autoregolamentazione tra le parti. L’importante è fare un passo alla volta, avendo a cuore il bene del mercato, perché in gioco c’è la sopravvivenza di tutti.

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