Editoriale: si riparte! Ora la sfida sono le feste

Pubblichiamo l'editoriale di Box Office del 15 novembre

A inizio settembre, in concomitanza con il Festival di Venezia, erano ancora molti i dubbi e i timori su un’effettiva ripartenza del cinema. Si temeva un nuovo lockdown in Nord America, con conseguente rinvio dei blockbuster più attesi (purtroppo qualcuno c’è stato) e un nuovo stallo dell’offerta nel resto del mondo. Così come in Italia incombeva l’ombra di un potenziale innalzamento dei contagi, una volta terminate le vacanze e riaperte le scuole in presenza. Eppure oggi, a oltre due mesi di distanza, il cinema è tornato a far parlare di sé in gran parte del mondo – certamente nei principali mercati – con risultati quasi insperati. A livello mondiale, Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli ha superato i 400 milioni di dollari, Fast & Furious 9 ha registrato oltre 700 milioni, No Time to Die ha oltrepassato i 500 milioni (raggiungendo cifre incredibili al box office nel Regno Unito), Venom: La furia di Carnage ha lasciato il segno con più di 300 milioni, e anche Dune ha contribuito con forza ad attrarre pubblico in sala. Senza dimenticare il war movie cinese The Battle at Lake Changjon, che nel Paese del Dragone ha sbancato i botteghini con 769 milioni in soli tre weekend. I blockbuster hanno assolto alla perfezione la loro missione, ergendosi come salvatori e promotori della ripartenza, ravvivando i botteghini, infondendo nuova fiducia, sostenendo società piegate dagli effetti della pandemia e riaccendendo nel pubblico l’entusiasmo per il grande schermo. Certo, esclusa qualche rara eccezione sul fronte della qualità, il prodotto medio-piccolo fatica ancora molto in sala. Un andamento che dovrebbe far interrogare una volta per tutte produttori e distributori sulla destinazione finale di certe opere, probabilmente più consone alle piattaforme. È giunto il momento di fare un’attenta riflessione sulla pianificazione dei listini, evitando di intasare un mercato da troppo tempo sovraffollato e dove il pubblico continua a dimostrare attitudine alla frenquentazione in sala solo per quei film-evento che attende davvero. Ora la prova del nove saranno proprio le feste, dove ci attende un’offerta estremamente variegata che vedrà alternarsi titoli hollywoodiani, produzioni italiane, cinema di genere e film di qualità. Feste che, a posteriori, dovrebbero aprire a nuove riflessioni e analisi su come favorire al meglio la crescita di questo settore.

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