Editoriale: Dove concentrare le energie?

Ecco la riflessione del responsabile di Box Office, Paolo Sinopoli, pubblicata sul numero della rivista del 15-30 gennaio

Archiviato il luminoso periodo delle festività, alimentato dall’incredibile fonte di energia di Avatar 2 e coronato dagli squarci di luce di diverse produzioni italiane, è essenziale tornare immediatamente a ragionare come sistema in termini di efficienza. Dove ha più senso concentrare le proprie energie nel 2023? È questa l’unica domanda che dovrebbe assillare la nostra industria, la quale non può più permettersi di perdere tempo dietro a futili battaglie o a prese di posizione ideologiche di cui non beneficia l’intero mercato. Ormai il quadro generale è chiaro, non servono altre ricerche: la pandemia ha inferto un duro colpo al popolo italiano, che tra il timore dei contagi (presente e pregresso) e le molteplici alternative di intrattenimento si è gradualmente disabituato all’esperienza cinematografica. Per questo il nostro settore deve richiedersi – non solo teoricamente – quali sono le azioni da mettere in campo per far riaffezionare gli spettatori alla magia del cinema, a partire dagli ex moviegoers. Sicuramente lo sforzo produttivo dovrà crescere e tradursi potenzialmente in film di maggiore appeal, la promozione di ogni singolo titolo andrebbe incrementata, così come le iniziative nazionali dovranno essere più incisive. Si rende poi sempre più necessaria una partnership vincente tra distribuzione ed esercizio, a partire dalla condivisione dei dati e dallo sviluppo tecnologico in sala. Infine, andrebbe fatta un’ultima riflessione sul “prodotto medio” (sia italiano che internazionale), ovvero quel segmento che caratterizza il 70-80% delle uscite cinematografiche durante l’anno. È evidente che questi film non registrano più i numeri di una volta. Vero. Ma perché? Il più delle volte, perché il pubblico associa il prodotto medio a una “qualità media”. E nella maggior parte dei casi, purtroppo, questa è una triste verità. Anche il prodotto medio, quindi, deve tornare a elevarsi, a distinguersi per originalità, coraggio e ambizione, nella consapevolezza che a fare la differenza sono sempre le storie. Altrimenti non ci si potrà lamentare che il pubblico preferisca attendere l’uscita in piattaforma streaming piuttosto che pagare il prezzo del biglietto.

Per leggere gratuitamente la rivista Box Office scarica QUI il pdf del magazine

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it