Warner Village: Maldonado, la nuova legge Urbani può bloccare lo sviluppo dei multiplex

“Con questa legge non sono per niente fiducioso che continui lo sviluppo dei multiplex”. Così, Antonio Maldonado – amministratore delegato di Warner Village Cinemas Italia – ha commentato, su ‘Box Office’ del 15/30 dicembre, il decreto legge sul cinema presentato dal ministro per i Beni e le Attività Culturali Giuliano Urbani in merito, soprattutto, all’articolo 22 sull’apertura sale. Lo scetticismo di Maldonado (“parlo solo a nome di Warner Village”, ci tiene a precisare) riguarda soprattutto il passaggio di competenze alle regioni: “Le decisioni passeranno alle regioni, in alcune di queste si potrebbero prendere decisioni in contrasto con una linea di sviluppo e di crescita del mercato. Ci vuole una legge nazionale che serva da guida alle leggi regionali che nasceranno”. Il manager si dice scettico anche sul ruolo guida che dovrebbe avere la Consulta Stato-regione: “Non so se questa Consulta ne sia capace: ci sono troppi interessi diversi e contrapposti al suo interno, a cominciare dalla presenza di Cinecittà Holding che è esercente e produttore. Questo potrebbe creare un grave conflitto di interessi”. Per lo sviluppo del settore, l’amministratore delegato di Warner Village ripropone un’idea presentata qualche settimana fa: “La proposta Warner Village è: mercato libero fino a 2.500 posti; a quel punto non è importante se siano le regioni o il Ministero a porre condizioni per strutture superiori”. Per Maldonado, infatti “lo sviluppo dei multiplex non si deve fermare. In Italia mancano ancora dai 1.000 ai 1.500 schermi multiplex”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it