Vivendi: pesante ribasso in Borsa

Dopo l’annuncio del licenziamento di Jean-Marie Messier (nella foto) e una prima risposta positiva da parte della Borsa, nella giornata di ieri il titolo Vivendi ha segnato un crollo verticale, raggiungendo un picco negativo di –41% e assestandosi a fine giornata a una quota di –25%. La crisi di Vivendi fa intravedere una situazione economica peggiore di quella che si pensava ed è forse accentuata dall’accusa di manipolazione di bilancio lanciata dal quotidiano ‘Le Monde’. Un dato molto eloquente è che il valore delle azioni del colosso francese è sceso da 150 euro (il picco massimo toccato il 10 marzo 2000) ai 17,8 euro attuali. Oggi il consiglio d’amministrazione si riunirà per ufficializzare il licenziamento di Messier e, possibilmente, nominare il suo sostituto: se ieri la candidatura di Renè Fortou, attuale numero due di Aventis, la società farmaceutica franco-tedesca, era la più probabile, oggi emerge la necessità di una figura di profilo istituzionale, magari proveniente dal mondo bancario. Quello che sembra certo è che il futuro presidente di Vivendi sarà un francese, giusto per dare una risposta alla criticata gestione ‘filoamericana’ attuata da Messier. Per il futuro si parla comunque di un ‘ritorno alle origini’, con acque, servizi, Telecom e pay-Tv nelle mani degli azionisti francesi e cinema, entertainment e musica agli azionisti statunitensi.

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