Visibilia, istanza di fallimento per la società fondata dalla Santanché

Come riporta La Repubblica, la Procura di Milano ha deciso di procedere con un'indagine di bancarotta e falso in bilancio per la società fondata dalla neoministra del Turismo Daniela Santaché che si difende dicendo di aver venduto le sue quote in passato

Come riporta La Repubblica, la Procura di Milano ha avanzato istanza di fallimento per Visibilia editore, la società fondata dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè proprietaria anche della testata giornalistica specializzata in cinema Ciak. L’indagine è partita a causa di un “evidente e manifesto stato di insolvenza”, ovvero un debito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate di circa 984mila euro.

Dagli atti dell’inchiesta del pm di Milano Roberto Fontana per bancarotta e falso in bilancio emerge come – si legge sempre su Repubblica – “la senatrice di Fratelli d’Italia sia indagata per false comunicazione sociali”.

L’indagine prende in esame i bilanci tra il 2016 e il 2020 ed è partita da un esposto dei soci di minoranza.

La ministra Santanché si difende così sempre dalle pagine di Repubblica: “È falso che sia indagata. Querelerò tutti coloro che vicino a Visibilia scrivono Santanchè, visto che io ho venduto tutte le quote. E peraltro nel caso di specie non solo non è indagata la Santanchè ma non c’è nessun indagato, perché il fascicolo è aperto a ‘modello 45’, quindi senza indagati».

Dal canto suo, la società Visibila spiega che il 30 novembre che si terrà l’ “udienza per l’accertamento dei presupposti per la liquidazione giudiziale» e che ieri gli amministratori si sono confrontati con i soci Luca Giuseppe Reale Ruffino e SIif Italia i quali hanno espresso la volontà di procedere alla nomina di un nuovo organo amministrativo. Questa ristrutturazione sarà fatta con l’obiettivo di permettere alla società di adempiere alle obbligazioni nei confronti dell’Agenzia delle entrate. 

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