Verdone, commissioni super partes per i finanziamenti pubblici

«Ammetto che ci sia stata un’aberrazione nel concedere finanziamenti a film veramente assurdi, ma il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta non è stato molto educato quando ci ha dipinto come degli sfaticati e dei parassiti. Si sarebbe dovuto arrabbiare con Paolo Sorrentino per il suo primo film ‘L’uomo in più’ e con Matteo Garrone per ‘L’imbalsamatore’ che hanno fatto incassi molto bassi. Adesso, però, sono la punta di diamante della nostra cinematografia». Così si è espresso Carlo Verdone, ospite della puntata di ‘Effetto domino’ che andrà in onda oggi alle 22.30 su La7. Ha continuato il regista romano: «La medicina per guarire il cinema italiano? Ci vuole un medico premuroso che voglia bene al paziente e che si prenda cura del caso. Berlusconi è un ottimo medico per la tivù, per il cinema no, penso che non gliene importi niente. Per i finanziamenti i film dovrebbero essere valutati da commissioni super partes, severe, composte da persone di grande cultura e sensibilità. Alle nuove commissioni dovrebbe essere affidato l’importante compito di individuare coloro che domani daranno lustro al nostro cinema». In una nota ha replicato il ministro della Brunetta: «Non giro in tondo alle questioni e vado dritto al punto. Al cinema italiano non servono commissioni ministeriali più trasparenti e più lungimiranti. Al cinema italiano serve un’unica commissione esaminatrice: quella del mercato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it