Venezia: Melandri, incentivi per gli esercenti

Una giornata molto intensa per il ministro Giovanna Melandri, ieri al Festival di Venezia. Oltre a compiti istituzionali – incontro con il ministro della cultura francese, la firma dell’accordo di coproduzione con il Belgio, la presenza alla presentazione delle attività di Cinecittà – il ministro per i Beni Culturali ha annunciato una serie di misure a sostegno dell’industria cinematografica, e in particolare dell’esercizio. In questo settore, infatti, è stato riformato il credito: con l’abolizione di una norma del ’94, i contributi alle sale non avverranno più con finanziamenti diretti dello Stato ma in conto interessi, per “liberare energie, in una politica di sostegno e non di assistenza”; sono stati aumentati i massimali di intervento, in media, del 20% (ma nelle aree disagiate o sprovviste di cinema e nei centri storici possono ulteriormente aumentare). Ulteriori incentivi sono previsti per le sale polifunzionali, che oltre al cinema prevedano il teatro, la musica, ecc., per chi ristruttura le sale in funzione dell’utilizzo della proiezione digitale e per chi svolge programmazione di film in lingua originale. Infine, è stata ridefinita la qualifica delle sale d’essai, cui si aggiungono le sale delle comunità ecclesiali (ex parrocchiali). Tutte queste iniziative sono supportate da uno snellimento dei passaggi burocratici, con massiccio impiego dell’autocertificazione.

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