Smentita categoricamente l’interruzione della produzione di pellicole a partire dal 2005 da parte della Kodak. La rivoluzione digitale dell’azienda è stata annunciata ieri da Rossana Rummo, capo del dipartimento dello spettacolo nel corso di un convegno sul digitale promosso dal ‘Sole-24 Ore’ a Venezia. Guido Battaglia, responsabile della divisione cinema e televisione Kodak, ha infatti dichiarato a e-duesse che “sarebbe assurdo investire 4,5 miliardi di dollari (questi i costi per l’adeguamento delle sale e l’acquisto dei costosissimi macchinari secondo un recente studio attuato dai distributori americani) a fronte di un risparmio di 600mila dollari per realizzare un prodotto la cui qualità è molto inferiore alla pellicola”. A chi cita il risparmio tra i pregi del digitale risponde infatti che “digitalizzare non significa risparmiare, perché i costi sono notevoli e la qualità più carente. Non bisogna dimenticare che il 35 mm è uno standard mondiale, la cui qualità non è stata ancora raggiunta dagli altri strumenti. La nostra concorrenza sta puntando su alcune sperimentazioni, come ad esempio il secondo episodio di ‘Guerre Stellari’ girato da George Lucas, realizzato per metà in elettronica, ma siamo davvero molto lontani dal rinunciare alla pellicola”.
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