Alla consueta domanda su quanti film sono sfuggiti alla selezione della Mostra di Venezia per altre scelte di produzioni e registi, Alberto Barbera ha risposto in questo modo: «I festival si fanno con i titoli che ci sono, che sono pronti o che sono disponibili per scelte di marketing con cui ogni festival deve ormai fare i conti». Tra i tanti film americani pronti ma andati in altri festival, Barbera ha citato quelli di due grandi registi Usa: «Gli unici due titoli che mancano sono i film di David Fincher e di Paul Thomas Anderson che, come sapete, per strategia avranno l’anteprima al festival di New York». Ma anche se si punta molto sulla ricerca («lo rivendichiamo, è la nostra missione come diciamo da tre anni, per capire quali sono le tendenze e le novità più interessanti stilistiche e tematiche che agitano il cinema contemporaneo»), non mancheranno divi hollywoodiani e non, come teme spesso la stampa: «Ci saranno Al Pacino (con due film tra cui uno in concorso), Jennifer Aniston, Emma Stone, Edward Norton, Willem Dafoe» e tanti altri. Ma c’è un film attesissimo che non ci sarà a Venezia «ma neppure – ha sottolineato il direttore della Mostra – a Toronto, Telluride e New York: ‘Interstellar’ di Christopher Nolan non va a nessun festival, per scelta della produzione». In realtà il “film del cuore” che Alberto Barbera avrebbe voluto assolutamente è italiano: ‘Torneranno i prati’ di Ermanno Olmi, «che in realtà sta ancora lavorando al film e quindi non sappiamo quando sarà pronto. Ma Olmi a me e al presidente Baratta, con gentilezza e franchezza, ci ha detto che non voleva fosse presentato in un contesto cinematografico ma in un ambito diverso, come testimonianza sulla tragedia della guerra. Quindi non andrà in nessun festival. Ce ne dispiace, ma comprendiamo e rispettiamo la sua scelta».
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it