Venezia: autori italiani contro major americane

Il previsto incontro di ieri mattina del comitato Italia-Usa, al Festival di Venezia, è stato boicottato dagli autori italiani riuniti nell’associazione Anac. Davanti alla delegazione americana delle major, guidata dal presidente MPA Jack Valenti, i rappresentanti Anac hanno infatti letto un duro documento e poi si sono ritirati dalla riunione. Nel documento si accusa il “restringimento del mercato dominato per più dell’85% dai film americani” (e per questo l’Anac è sempre stata contrario all’istituzione stessa del comitato, voluto invece dal ministro Melandri), la riduzione della nostra quota di mercato dal 65% degli anni ’70 all’attuale 10-15 a causa di questo monopolio, gli strumenti di cartello usati dalle major per veicolare, insieme ai grandi film, anche “film di mediocre qualità”, le stampe di centinaia di copie di singoli film, che coprono “fino al 50% dell’intero circuito nazionale, l’uso di imponenti mezzi per una “promozione inimmaginabile per il cinema italiano ed europeo” e, infine, il mantenimento di impedimenti tecnici e culturali verso la circolazione negli Usa dei film stranieri doppiati. Per questi motivi, l’Anac sostiene la necessità di avere come interlocutori i rappresentanti del cinema indipendente americano, spesso in contrasto con l’MPA, e rimandano il confronto a una sede politica, ovvero nelle sedi istituzionali del Dipartimento dello Spettacolo e del Ministero dei Beni Culturali.Fra i firmatari del documento, oltre al presidente Ana Carlo Lizzani, registi e autori come Pontecorvo, Bellocchio, Monicelli, Scola, Cecchi D’Amico, Pirro, Scarpelli, Segre e Wertmuller.

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