Venezia 79, i risultati della ricerca MiC “Gli italiani e il cinema”

È stata presentata oggi all’Italian Pavilion la ricerca commissionata dalla DG Cinema e Audiovisivo a SWG sulla fruizione di film dentro e fuori le sale italiani. A parlarne Nicola Borrelli (Direttore generale Cinema e audiovisivo), Giulio Vidotto Fonda (Research Director SWG) e Lucia Borgonzoni (Sottosegretario di Stato)

Lo scorso maggio, il MiC aveva indetto un bando per “la selezione per l’individuazione di un operatore economico destinatario per la realizzazione di uno studio qualitativo e quantitativo sul pubblico cinematografico italiano“. Uno studio che, come si legge nel bando dovrà essere “supporto alle politiche pubbliche del settore cinematografico e audiovisivo”. Quel bando era stato poi vinto dalla società SWG, che ora ne presenta i risultati nella cornice dell’Italian Pavilion durante il Festival di Venezia.

A introdurre l’incontro, sottolineando l’importanza dei dati raccolti su cui lavorare insieme, tutta la filiera, in un clima propositivo e di rilancio, sono stati Nicola Borrelli (Direttore generale Cinema e audiovisivo MiC) e Lucia Borgonzoni (Sottosegretario di Stato MiC) che hanno poi passato la parola a Giulio Vidotto Fonda (Research Director SWG S.p.A.) per entrare nel dettaglio della ricerca.

Il report intitolato “Gli italiani e il cinema. La fruizione di film dentro e fuori le sale” può essere anche scaricato QUI.

Di seguito i principali elementi evidenziati:

• Gli italiani lamentano il poco tempo libero, ma sono grandi fruitori di audiovisivi e film.
Come dato di contesto iniziale emerge come 4 italiani su 10 riportino una carenza di tempo libero: quota che diviene maggioritaria tra i 30 e i 60 anni d’età.

• Rispetto alla tipologia dei possibili contenuti audiovisivi a disposizione la categoria “film e documentari” mantiene il suo primato con due terzi dei cittadini fruitori regolari o intesivi.

• Vedono più film americani gli adolescenti delle grandi città, mentre il cinema italiano attira maggiormente senior e anziani meno istruiti.

• Sul podio dei generi preferiti si confermano in primis la commedia sentimentale (che sfonda in particolare tra le donne e gli anziani), seguita a distanza dai film comici e di azione.

• Il canale privilegiato per la visione di film in Italia oggi rimane la tv in chiaro, con un 56% di fruitori regolari o intensivi. Al secondo posto le piattaforme OTT (come Netflix, Prime ecc.) con il 40%, seguite a distanza da Youtube (22%)

• 2019-2022: una drastica riduzione della platea e della frequenza in sala

• Con riferimento al 2019, a conferma della tendenza negli anni della pandemia, il primo semestre del 2022 registra una marcata flessione tanto nell’ampiezza della platea cinematografica (ridotta del 35%)

• 21% di italiani che con la pandemia ha smesso di andare in sala e un 10% che ha ridotto la propria frequenza di fruizione.

• Nel 2022 oltre il 60% della popolazione non si è mai recata mai al cinema

• Contagi e restrizioni tengono ancora lontani gli spettatori, ma la voglia di tornare in sala è forte.

• Il 51 % in più rispetto al primo trimestre 2022, degli italiani intervistati vorrebbe recarsi al cinema più spesso.

• Le attese: cosa si richiede alle sale per tornare in presenza? Un’offerta di film più interessanti, igiene, sconti, comfort e innovazione

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