Venezia 71: Netflix, un’opportunità o un pericolo?

“Come trasformare l’arrivo di Netflix in qualcosa di costruttivo per l’industria? Dovremmo guardare a Netflix come una minaccia o come un’opportunità? E quali sono le prospettive future che riguardano i produttori indipendenti?”. È con queste domande che Mario Chimenz di Cattleya ed dell’European Producer Club che raccoglie i produttori indipendenti europei, ha introdotto, in veste di moderatore, il convegno ‘Vod in China and Europe: What is the Strategy for Netflix Arrival?’, che si è svolto ieri nell’ambito del Venice Film Market. Netta la risposta di Giovanni Scatassa di Rai Cinema: “In Italia non siamo spaventati da Netflix, perché siamo alla disperata ricerca di risorse per l’audiovisivo. E se un operatore porta risorse fresche, credo sia il benvenuto. Purtroppo non sappiamo ancora quando la piattaforma svod arriverà nel nostro paese. Non penso che al momento l’Italia sia nel mirino della società”. Diverse le cause di questa scelta: “È molto chiaro il panorama italiano in termini di problemi tecnici ed economici”, spiega Scatassa. “Non abbiamo investito negli anni scorsi e questo settore non è ancora pronto. Abbiamo bisogno di nuove risorse, ma al momento non abbiamo i mezzi economici per intervenire. Non è solo un problema di banda larga. In Italia, infatti, c’è già un operatore attivo, ovvero Telecom Italia, che però non ha iniziato con la giusta convinzione lo sviluppo del Vod promuovendolo in modo efficace”. Secondo Scatassa, c’è solo una strada percorribile: “Negli Stati Uniti, lo Svod è stato preceduto dallo sviluppo del Vod. La gente deve essere abituata a pagare per vedere un film online. Non è solo un problema di banda larga. È una questione di impegno dell’intero settore per finanziare questa industria e creare clienti per questo segmento di mercato. Purtroppo in Italia il livello della pirateria è così alto che è quasi impossibile creare un mercato video on demand. Sarà molto difficile per Netflix avviare un business da noi e portare risorse fresche”. Tra i relatori anche il cinese Li Yansong della piattaforma Svod iQIYI: “In Cina c’è stata una grande diffusione dei supporti mobile su cui vedere contenuti audiovisivi. La differenza tra Pechino e New York è che in Cina quando siamo in giro guardiamo video, mentre in America si ascolta la musica o si leggono libri. Il nostro governo ha investito molto in tecnologia e sviluppo. Così la nostra società iQIYI è diventata la numero uno nel paese. Abbiamo 100 milioni di visitatori al giorno; il nostro modello è lo Svod: pagando 3,5 dollari al mese si può accedere alla nostra library. Inoltre in Cina il mobile ha superato il pc, occupando rispettivamente quote del 60% e 40%”. Intanto la Francia si prepara ad accogliere Netflix senza sconti: “La piattaforma sta arrivando in Francia e dovrà seguire i regolamenti a cui sono soggetti anche gli altri operatori Vod”, dichiara Pierre-Emmanuel Lecerf del Cnc. Ad esempio, il 60% dei contenuti dovrà essere in lingua francese e i soggetti Vod devono pagare la tassa video per il Cnc. In Francia ci sono diversi fondi di sostegno all’innovazione tecnologica che ha permesso anche la diffusione del Vod. Ma abbiamo bisogno di un’azione da parte di tutta l’Europa perché questo settore cresca”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it