Un progetto italocinese

È stato presentato a Roma Everlasting Moments (Momenti eterni), uno dei primi progetti di coproduzione italocinese, che prende le mosse dell’accordo tra Italia e Cina e che sarà formalizzato nei prossimi giorni dalla produttrice italiana Conchita Airoldi e da Stephen Lam, produttore di Hong-Kong che ha prodotto tra gli altri i recenti A Simple Life e Grandmaster. Il film nasce dall’incontro tra Maurizio Sciarra, che lo dirigerà, e lo sceneggiatore Ni Zhen (tra i suoi script Lanterne rosse, ma ha sceneggiato anche la maggior parte dei film diretti dai registi della “Quinta generazione”): «Sapevo che Ni Zhen aveva scritto una sceneggiatura molto bella e romantica – ha spiegato ad alcuni giornalisti italiani Lam – e per questo ho iniziato a interessarmi del progetto, che si è poi sviluppato in due-tre anni. Poi ho conosciuto Sciarra e mi sono appassionato ai suoi film; infine meno di un anno fa è entrata anche Conchita Airoldi, produttrice di grande esperienza». Lam ha sottolineato l’importanza dei rapporti cinematografici che si stanno sviluppando nei due Paesi: «Il governo italiano sta fornendo un grande sostegno a questo tipo di collaborazioni: il nostro film, su cui sto portando finanziatori cinesi, sarà un’opera d’autore che in Cina – dove spadroneggiano i film s’azione – troverà uno spazio limitato. Ma le sue qualità romantiche lo faranno apprezzare e costituiranno un dialogo tra le due culture: ci interessa realizzare un bel film, più che l’esito economico».

Everlasting Moments racconta la storia d’amore impossibile tra un fotografo italiano e una giovane cinese nella regione dello Yunnan, nel 1905: una storia anche di emancipazione femminile (la ragazza, promessa sposa a un bambino, vuole scappare da matrimonio combinato). Dopo le firme contrattuali, imminenti, si definirà il piano finanziario, per iniziare a girare il film entro il 2015. Per Conchita Airoldi è stato fondamentale il lavoro svolto dall’Italia con la Cina, culminato nella nuova edizione del China Day di Roma, «che ha avuto un riscontro enorme, con tantissimi operatori cinesi; bisogna ringraziare Giorgio Gosetti e Rossella Mercurio per il lavoro svolto. Ora c’è la forte volontà di fare coproduzioni tra i due Paesi». L’accordo con Lam, ha aggiunto la produttrice, è già molto preciso, «al 50% tra noi e loro, ma con possibilità che la parte cinese cresca; è solo da definire in alcuni dettagli e da firmare. Stiamo pensando ai protagonisti: ci sarà sicuramente un’attrice cinese molto famosa e un grande attore italiano o europeo. Il budget? Lo fisseremo una volta avuta la sceneggiatura definitiva, ma un film simile può costare attorno ai due milioni e mezzo di euro; in Cina produrre un film costa meno». Ma non sono le valenze economiche il motore della coproduzione, come ha sottolineato Maurizio Sciarra, «ma l’incontro tra due autori, io e Ni Zhen, e il ponte tra due culture che questa storia rappresenta». Per il regista, il progetto dimostra che il sistema Italia stavolta ha funzionato: «Quando ho iniziato, tanti anni fa, a immaginare un film in Cina ero da solo; ora c’è un sistema Paese che si è mosso. Il sogno di “aggredire” il mercato più grande del mondo è diventato realtà. L’Italia si è mossa bene, unita, dai produttori agli autori con il sostegno del Ministero. Mi sento molto protetto in questa opera che ho fortemente voluto: ho alle spalle due produttori esperti e curiosi, consapevoli che alla base del progetto c’è una storia e chi la realizza».

Le riprese dovrebbero partire nell’autunno 2015 nello Yunnan, in esterni, con una piccola parte di riprese in interni e una settimana di esterni in Italia. Ancora da definire la distribuzione italiana.

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