È ancora lunga la strada verso una serena riapertura dei cinema in Gran Bretagna e Francia, ma qualcosa inizia a muoversi. In Gran Bretagna, ad esempio, dal 2 dicembre termina il lockdown nazionale e subentrano nuove misure restrittive. E mentre riaprono palestre, ristoranti e bar, i cinema devono sottostare a specifiche restrizioni: nelle aree di livello 1 e 2 le sale potranno riaprire i battenti, mentre nelle aree di livello 3 dovranno restare chiuse. Aree, quest’ultime, che, oltre a dover essere ancora annunciate, si prospettano più numerose rispetto al passato. Phil Clapp, Chief Executive di UK Cinema Association, ha espresso il suo disappunto attorno a questa decisione del Governo: «Queste misure non hanno assolutamente senso se l’obiettivo è quello di contrastare e prevenire lockdown locali. In questi tempi i cinema offrono un supporto vitale per la salute mentale delle persone. Ma a differenza delle palestre, i cinema non possono garantire questa esperienza al proprio pubblico nonostante siano garantiti distanziamento sociale e forti misure di sicurezza. Mentre si avvicina il Natale, un tempo in cui le famiglie si avvicinano al grande schermo, questa decisione renderà ancora più difficile la sopravvivenza di molte strutture. Chiediamo al Governo di riconsiderare questa decisione con grande urgenza, se non si vuole recare ulteriore danno al settore cinematografico inglese». Diversa, invece, la situazione In Francia, in lockdown dal 30 ottobre. Nel Paese d’Oltralpe i cinema, i teatri e i musei potranno riaprire dal 15 dicembre, ma nel rispetto del coprifuoco. Alle sale sarà concessa la riapertura unicamente dalle ore 9 alle ore 19. Questa decisione del Governo ha portato allo slittamento di diverse produzioni francesi di grande appeal commerciali, ora in uscita nel 2021. Si prevede un allentamento delle limitazioni per il 20 gennaio. Al momento sono morte oltre 50.000 persone in Francia. © RIPRODUZIONE RISERVATA In caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it