Continuano le nostre interviste in esclusiva a produttori cinematografici italiani sulla recente riforma del Tusma (Testo unico dei servizi di media audiovisivi). Si rivela sostanzialmente positivo il giudizio complessivo di Giampaolo Letta, amministratore delegato e vicepresidente di Medusa Film: «Sulle quote cinema c’è stato un corretto riequilibrio tra broadcaster e piattaforme, e complessivamente il confronto sul Tusma si è concluso con un buon compromesso soprattutto per i produttori italiani. Rispetto ai tagli ventilati nelle ipotesi iniziali è da salutare positivamente la soluzione raggiunta sul nuovo Tusma. È rientrato l’allarme principale, quello sulla quota cinema che nelle bozze delle commissioni parlamentari era quella più a rischio di tagli drastici. In realtà poi il taglio c’è stato ma veramente marginale, perché parliamo di uno 0,5% in meno sull’investimento delle televisioni sceso al 3% da 3,5%. Ma in generale aumentano le risorse per i produttori italiani, soprattutto da parte delle piattaforme.
Anche se per gli streamers viene ridotta la quota degli investimenti in opere europee dal 20% al 16%, aumenta la quota sul prodotto audiovisivo italiano ( dal 50% al 70%); mentre sullo specifico dei film italiani degli ultimi 5 anni l’investimento delle piattaforme portato dal 2 al 3% viene uniformato a quello delle televisioni. Per chi fa cinema come noi, anche se siamo controllati da un broadcaster, sono parametri importanti. Poi, come dico sempre, al di là delle quote è la qualità dei film che fa la differenza, perché se i film italiani sono fatti bene possono avere successo al cinema e in televisione, ingolosendo anche le piattaforme».
Leggi l’intervento di Andrea Occhipinti sul Tusma
Leggi l’intervento di Benedetto Habib sul Tusma
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it