Tozzi, le imprese esterne investano di più nel cinema

“Con gli incentivi fiscali, finora non c’è stata assunzione di rischio da parte delle imprese esterne al settore, ma solo forme prudenziali che puntavano allo sconto fiscale”. Lo ha dichiarato il presidente Anica Riccardo Tozzi oggi a Roma, al convegno “Banche, imprese e cinema” organizzato da Anica, Abi, Unindustria e Fondazione Cinema per Roma, in coincidenza con l’apertura del festival e del mercato The Business Street. “Il mondo bancario ha dimostrato reattività e attenzione verso la produzione cinematografica italiana, grazie al tax credit. Ora serve l’attenzione del mondo delle imprese: il problema è l’assunzione del rischio“. Tozzi ha sottolineato come lo stanziamento annuale per il tax credit sia rimasto in parte inutilizzato, per questi motivi, “e il cinema ha perso parte delle risorse, cruciali in questo momento. Ma questo mette a repentaglio l’intero sistema, anche l’esercizio (al quale a sua volta servono strumenti di incentivi fiscali per attirare investimenti esterni), perché si producono meno film. E nel momento presente, con il calo del cinema americano, il mercato italiano è sostenuto dal cinema nazionale che deve crescere ancora”. Per il presidente Anica investire nel cinema, per un’impresa esterna può avere vantaggi di vario tipo, “di immagine, di sostegno ai propri prodotti sul territorio, di comunicazione…”.
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