«Il prossimo anno sarà davvero molto, molto, molto duro». Così ha dichiarato Tim Richards, l’amministratore delegato del circuito d’esercizio Vue International, intervenendo alla conferenza del British Screen Forum, tenutasi a Londra qualche giorno fa. Dunque, un 2024 ancora molto critico per il settore theatrical, che Richards ha definito “peggiore, potenzialmente e anche significativamente peggiore, di quest’anno”.
Dal suo punto di vista (ovvero da CEO di una delle più importanti catene di cinema in Europa), il top manager ha analizzato l’andamento del box office di questo 2023 e, a fronte di fenomeni quali Barbenheimer, si è detto preoccupato per la «mancanza di film di piccole e medie dimensioni». Se in Italia, Polonia e Germania si sono registrati «alcuni incredibili successi con piccoli film indipendenti, il pubblico non è tornato così rapidamente in sala come avremmo voluto nel Regno Unito. Spero che questo cambi nel corso dei prossimi sei mesi».
La convention del British Screen Forum si è tenuta in una settimana in cui sono state diffuse le notizie di altre chiusure di cinema nel Regno Unito, quali lo Showcase Cinema de Lux di Bristol che ha annunciato che chiuderà la sua sede di Cabot Circus a causa dell’aumento degli affitti, o il Cineworld di South Bristol.
Secondo un’indagine dell’Independent Cinema Office (ICO), circa il 45% dei cinema indipendenti del Regno Unito opereranno in perdita entro la fine dell’esercizio finanziario 2023/24.
Richards ha rivelato che la stessa Vue «è riuscita a sfuggire alla bancarotta». Per lui, il problema non sta nel fatto che il pubblico non abbia voglia di uscire, ma nella mancanza di film per cui uscire. Lo ha definito un “problema di offerta, non di domanda“.
Richards ha poi ricordato come numerosi sequel di questi anni siano riusciti a superare gli incassi dei loro episodi: un segno evidente della voglia del pubblico di tornare al cinema. Un altro segnale positivo è che la programmazione per il 2025 presenta una “incredibile ricchezza di film”. Dunque, se il 2024 sarà ancora duro, il 2025 potrà essere “eccezionale”, un anno dalle alte potenzialità grazie alle release di Wicked, The Batman Part II, Paddington in Perù e Sonic The Hedgehog 3.
Ricordiamo che Vue gestisce quasi 2000 schermi in nove mercati europei, tra cui Germania, Italia (dove opera col marchio The Space) e Polonia. Nel Regno Unito, Vue è la terza maggiore catena dietro a Cineworld e Odeon per numero di sale.
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