Brainstore Media srl, l’azienda proprietaria della licenza italiana di The Hollywood Reporter, sarebbe in liquidazione. Oggi, martedì 8 aprile 2025, Affari Italiani ha riportato la notizia secondo cui il tribunale civile di Roma avrebbe decretato il capolinea per la società di Gian Marco Sandri.
Recentemente (lo scorso ottobre) i giudici avevano accolto il ricorso presentato dagli avvocati Roberto Cocca e Gabriele Moreschini, concedendo a Brainstore Media altri 60 giorni per presentare domanda di concordato preventivo. Il termine è scaduto a fine gennaio, ma è stato poi ulteriormente prorogato, dando così alla società una tutela dalle azioni dei creditori (tra i quali figurano diversi membri della redazione che si è dimessa in massa a inizio luglio 2024). Secondo la fonte, ora il tribunale ha stabilito che «l’inutile decorso del termine prenotativo cui non ha fatto seguito il deposito della domanda di concordato conduce alla decisione della inammissibilità della relativa istanza».
Visti gli ultimi sviluppi, i giudici hanno richiesto l’apertura della liquidazione giudiziale «promossa dai creditori Unigrafica e Concita De Gregorio [ex direttrice di The Hollywood Reporter Roma, ndr] e dal rappresentante dell’ufficio del pubblico ministero», cita la fonte. Il bilancio 2023 di Brainstore Media, ricorda sempre Affari Italiani, si è chiuso con perdite superiori agli 1,2 milioni di euro, cifra che a fronte di ricavi pari a 386mila euro ha portato in rosso il patrimonio dell’azienda.
Vale la pena ricordare che il caso The Hollywood Reporter Roma è iniziato a scoppiare a marzo 2024, quando l’allora direttore Boris Sollazzo (subentrato a febbraio dopo le dimissioni della De Gregorio) e i giornalisti della redazione hanno indetto un primo sciopero per protestare contro gli stipendi arretrati. Emolumenti che sono stati saldati solo a singhiozzo nei successivi mesi, tra uno sciopero e l’altro, fino al punto in cui, in assenza di azioni concrete e rassicuranti da parte di Brainstore Media, la redazione ha deciso di dimettersi in massa e intraprendere un’azione legale congiunta nei confronti della società.
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