Il co-CEO di Netflix Ted Sarandos, ospite della Royal Television Society’s London Convention 2024, ha rilasciato nuove dichiarazioni che – come accaduto nel recente passato – sono destinate a far discutere soprattutto il mondo del cinema e della televisione. La piattaforma è ormai tra i leader globali non solo sul fronte delle serie, ma anche di film ad alto budget che tuttavia non vengono quasi mai rilasciati al cinema.
«Oggi i nostri soci possono guardare un mondo di intrattenimento a una frazione del prezzo di un cofanetto de I Soprano nel 2007. E non devono aspettare due mesi per l’uscita di tutti gli episodi di una serie o che un film finisca la sua corsa nelle sale» ha detto Sarandos, come ripreso dalle principali testate di settore. Poi ha anche aggiunto: «Il pubblico non si preoccupa affatto delle finestre. Non ne parlano mai a cena».
Per questo motivo, Netflix non sembra orientata a includere maggiormente nel proprio modello distributivo le sale cinematografiche: «È una caratteristica unica di Netflix quella di avere un bacino sufficiente. Possiamo spendere 200 milioni di dollari per un film e avere un bacino di spettatori sufficiente per metterlo direttamente su Netflix senza cercare di recuperare alcuni degli investimenti economici in sala, che credo sia un modo abbastanza inefficiente di distribuire alcuni film».
Parole che divideranno soprattutto i cultori della sala e ancor più gli esercenti, che contano soprattutto sui grandi film per mantenere i propri esercizi. Sarandos però è tranchant sull’argomento: «Se ti ritrovi a proteggere il business, sei praticamente morto». Al contrario, ha aggiunto, «credo che dobbiamo costantemente sfidare noi stessi, per stravolgere il business e farlo progredire per conto dei nostri consumatori».
Fonte: THR
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare boxofficebiz.it