Il tanto atteso nuovo decreto legge sul tax credit per il cinema e l’audiovisivo è sempre più vicino a vedere la luce. Dopo la bozza diffusa nel mese di maggio, è trapelato ora il testo ufficiale dal titolo “Disposizioni applicative in materia di credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva di cui all’articolo 15 della legge 14 novembre 2016, n.220”, firmato il 10 luglio 2024 dal Ministri della Cultura Gennaro Sangiuliano e dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti. Potete leggerlo QUI.
La nuova riforma per il settore cine-audiovisivo starebbe aspettando solo l’arrivo dei decreti attuativi per diventare effettivamente completa e entrare in vigore. Rispetto alla precedente versione, sono stati aggiunti nuovi punti e pagine al testo della legge le cui principali novità risiedono nella diversa considerazione delle opere. Il decreto stabilisce le disposizioni applicative in materia di crediti d’imposta riconosciuti alle imprese di produzione cinematografica e audiovisiva, in misura non inferiore al 15 per cento e non superiore al 40 per cento del costo complessivo di produzione di opere audiovisive.
Saranno eleggibili gli oneri finanziari, gli oneri assicurativi e gli oneri di garanzia per un ammontare massimo complessivo non superiore al 7,5% del costo complessivo di produzione, a condizione che siano direttamente imputabili esclusivamente alla specifica opera audiovisiva per la quale si richiede il benefici. Inoltre, saranno eleggibili anche fino al 30% i costi per soggetti, sceneggiature, direzioni, attori principali e “costi sopra la linea”, a patto che non riguardino l’utilizzo di intelligenza artificiale riferibile alle prestazioni creative.
Il tema dell’intelligenza artificiale è uno dei più ritoccati rispetto alla bozza dello scorso maggio, ma sono state apportate modifiche al testo anche nelle sezioni “contratti collettivi nazionali di lavoro”, “obblighi di investimento in promozione” e quantità di proiezioni. Non sembra che siano state accolte le rimostranze di diverse realtà del settore cine-audiovisivo italiano, come quelle portate avanti da numerosi produttori, perplessità soprattutto relative ai requisiti di accesso per società, alla quota di copertura del budget garantita e alle aliquote.
I crediti d’imposta riconosciuti per intero all’esito positivo dell’istruttoria, saranno utilizzabili in compensazione secondo due modalità: per il 70 per cento, all’approvazione della richiesta preventiva e per la restante parte all’approvazione della richiesta definitiva; la percentuale del 70 per cento è abbassata al 40 per cento per le imprese ad elevata capacità produttiva e finanziaria. Oppure in caso di presentazione della sola richiesta definitiva, per il 100 per cento dell’importo approvato.
Tra gli obblighi da parte dei beneficiari specificati nel decreto legge sul tax credit, confermata a pena di inammissibilità la norma relativa alla trasparenza di informazione sui dati relativi alla fruizione da parte degli spettatori (ma rispetto alla bozza non si parla più di “dati quantitativi e qualitativi”) delle opere sostenute sia in Italia che nel resto del mondo e secondo le specifiche contenute in un apposito decreto direttoriale. Tali dati dovranno essere comunicati, a pena di decadenza dal beneficio, alla DGCA, secondo le modalità indicate nel decreto previsto nel precedente periodo, fermo restando la tutela dei segreti industriali e delle informazioni riservate.
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