Il Ministero della Cultura ha intenzione di rivedere la misura del tax credit per l’audiovisivo. Secondo Il Sole 24 Ore, la senatrice e sottosegretario Lucia Borgonzoni ha già inviato alle associazioni di categoria un documento con tutte le nuove proposte per consentire «una revisione in grado di restituire forza propulsiva a una misura che è stata finora di grande aiuto e che vogliamo lo sia sempre di più». Sarebbero diversi i punti sotto esame, come nuovi requisiti di accesso per le imprese e per le opere; un aumento della quota data in acconto che passerebbe dal 40% al 50% delle spese; il constrasto di meccanismi fraudolenti come le “rifatturazioni” da soggetti con sede legale fuori dal territorio nazionale; premialità per chi usa registi o attori protagonisti italiani all’interno delle proprie opere; la possibilità di estendere le agevolazioni ai produttori non indipendenti (collegati ai broadcaster) europei. La legge Cinema stanzia ogni anno 740 milioni di euro all’anno per il settore audiovisivo. Il documento con le nuove proposte sul tax credit sarà in consultazione per circa 10 giorni.
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